La distruzione a Davaoa, nell'isola di Mindanao |
MANILA - Il tifone Bopha torna a dirigersi verso le Filippine dove ha già devastato molte aeree del sud del paese causando la morte di oltre 450 persone e oltre 500 dispersi. L'uragano, con venti fino a 160 chilometri orari, é ora atteso - ha annunciato il servizio meteo filippino - nel nord dell'arcipelago ed in particolare nella parte settentrionale dell'isola di Luzon dove si trova anche la capitale Manila.
Il presidente filippino Benigno Aquino ha proclamato oggi lo stato di calamità nazionale. E mentre nelle devastate province di Compostela Valley e Davao Oriental continuano con sempre meno speranze le ricerche dei 532 dispersi, l’agenzia nazionale per i disastri ha fissato in 459 il bilancio provvisorio dei morti provocati dalla più potente tempesta tropicale degli ultimi anni nel Paese. Lo stato di calamità nazionale consente di calmierare i prezzi dei generi alimentari, e permette alle autorità locali di utilizzare i fondi riservati a tali catastrofi per le operazioni di soccorso, in zone in cui molte infrastrutture sono state distrutte da valanghe di fango.
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