giovedì 13 luglio 2017

L'ITALIA continua a BRUCIARE





ROMA, 13 luglio - L’Italia continua a bruciare. E non era mai successo con tanta intensità. Brucia la Sicilia: Messina, Enna, Palermo. Brucia il Vesuvio. Il Gargano, la Basilicata, la Calabria. Trentasette interventi della Protezione Civile ieri, 47 lunedì. Dal 15 giugno già 430, e non era mai accaduto: nell’anno più drammatico che si ricordi - il 2007, l’anno di Peschici incenerita - erano stati 308 nello stesso periodo.
«È la peggiore estate che abbiamo affrontato», dicde Luigi D’Angelo, il direttore dell’Ufficio emergenze della Protezione Civile

Paura in una baia dell'isola di San Domino, nell'arcipelago delle Tremiti (Foggia), quando l'area è stata circondata da un vasto incendio. I turisti, una ventina, nell'impossibilità di fuggire via terra sono stati raggiunti via mare da mezzi della Capitaneria di Porto di Termoli (Campobasso) e da una squadra dei Carabinieri per essere portati via.

Il golfo di Napoli offre uno scenario irreale - Percorrendo l'autostrada A3 in direzione di Salerno sulla sinistra si continuano a vedere colonne di fumo che salgono intorno alle pendici del Vesuvio. Il fronte non è più così lungo come martedì (quando ha raggiunto i due chilometri) ma c'è ancora. Sulla destra, dal lato opposto del golfo, è facilmente visibile un'altra minacciosa colonna di fumo. Il problema, segnalano dalla seconda zona colpita, è che i soccorsi ora sono tutti concentrati sull'area del vulcano e che alcune strade di accesso sono interrotte perchè interessate da frane.

Pm Napoli: "Origine dolosa è ipotesi più fondata" - "Siamo in una fase preliminare, ma tutto fa propendere per la natura dolosa degli incendi". Lo ha detto il procuratore reggente di Napoli, Nunzio Fragliasso. La procura ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di incendio boschivo ed è in coordinamento con gli altri due uffici giudiziari, le procure di Torre Annunziata e Nola, nel cui territorio di competenza si estendono gli incendi sul Vesuvio.

Esercito in arrivo per prevenire gli incendi - Nell'area del Vesuvio interessata dall'emergenza incendi scatta "una rimodulazione del piano d'impiego dei militari" orientato "in funzione preventiva". Nei prossimi giorni "verrà ampliata la presenza in loco dei militari nelle situazioni più critiche, nell'ottica della prevenzione": è quanto emerge dal Comitato per l'ordine e la sicurezza su iniziativa del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, e della Prefettura.


Incendi anche in Sicilia - È ancora emergenza incendi in Sicilia. Dalle province di Trapani e Palermo, per arrivare a Catania e Messina passando dalle isole Eolie sono numerosi i fronti di fuoco su cui sono impegnati i canadair. A Castellammare del Golfo in provincia di Trapani, le fiamme hanno raggiunto alcune abitazioni nella frazione di Fraginesi. Le case sono state fatte evacuare.

Incendio Madonie, presunto piromane in caserma - Nella tarda serata di mercoledì un uomo è stato condotto per accertamenti in caserma dai carabinieri di San Mauro Castelverde (Palermo), nelle Madonie, dove è in corso un vasto incendio che minaccia aziende agricole e allevamenti. L'uomo sarebbe stato visto in atteggiamento sospetto in prossimità di uno dei focolai dai quali si è sviluppato un fronte di fuoco di oltre un chilometro.

Roghi anche nel Lazio - Ancora roghi a Roma e nel Lazio, dove la protezione civile ha registrato un aumento del 400 per cento degli interventi rispetto a un anno fa. Le situazioni più difficili a Roma, in via Fioranello, e vicino a Formia, in provincia di Latina.

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