WASHINGTON, 29 aprile - Il Pentagono ritiene che Abdul Hasib, considerato il capo dell'Isis in Afghanistan, possa essere stato ucciso durante una operazione nel quale sono morti anche due militari americani, probabilmente vittime di "fuoco amico". Insieme ad Hasib sarebbero stati uccisi "diversi alti responsabili dell'Isis e di Khorassan, la sua filiale locale" e "sino a 35 militanti".
"Se l'uccisione sarà confermata, la morte dell'emiro e sei suoi seguaci danneggerà in modo importante le operazioni dell'Isis in Aghanistan e ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di distruggerlo nel 2017", ha dichiarato il comando americano in Afghanistan.
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