NEW YORK 20 aprile -Vittoria di Donald Trump nelle primarie repubblicane di New York. In base ai primi voti scrutinati Trump ha il 69,5% delle preferenze, contro il 18,3% del governatore dell'Ohio John Kasich e il 12,1% del senatore texano Ted Cruz. In casa democratica, Hillary Clinton a New York segna dapprima un vantaggio di misura su Bernie Sanders, 52% contro il 48% del rivale. Poi lo stacco si fa netto e supera i 17 punti.
Quello dell'ex first lady appare alla fine il risultato piu' importante della serata: conquista un bottino piu' cospicuo di delegati, rendendo la generosa rincorsa di Sanders quasi impossibile. Mentre Trump, nonostante abbia sbancato New York, dovra' faticare ancora per sbarazzarsi definitivamente dei suoi rivali e scongiurare del tutto una convention repubblicana aperta, senza avere la nomination in mano. "E' una notte incredibile. Faremo l'America piu' forte e piu' grande che mai. Grazie New York", esulta il magnate newyorchese che ribadisce la sua linea: "Le aziende americane vanno all'estero, gli immigratri illegali sono spesso trattati meglio dei nostri veterani. L'Obamacare e' un disastro. Tutto questo finira", e' la sua promessa. E Hillary Clinton e' piu' che mai nel suo mirino. A poca distanza lei replica: "Gente come Trump e Cruz spinge verso un'America divisa e francamente pericolosa. Invece di costruire muri noi abbateremo le barriere". "Nessuno in America deve vivere con lo spettro della discriminazione e della deportazione. Bisogna aiutare le persone e aiutarci l'un l'altro, gay, musulmani, uomini e donne", conclude la Clinton che ammette: "Non c'e' nessun posto come casa propria. Grazie New York".
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