mercoledì 15 ottobre 2014

MAREMMA, rientrano nei loro alvei i fiumi dopo la bomba d'acqua. La straziante morte delle due sorelle


GROSSETO -La Maremma si è risvegliata sott'acqua stamani dopo la vera e propria bomba d'acqua che si è abbattuta ieri pomeriggio sul territorio. Dopo una notte di ricerche al momento  non risultano altre vittime dopo il ritrovamento dei corpi delle due sorelle Marisa e Graziella Carletti, 69 e 65 annitravolte dalla piena di un fosso a Manciano mentre transitavano in auto.  "Chiedevano aiuto, avevano visto cosa accadeva dai vetri", raccontano i testimoni. La macchina si è capovolta, poi è tornata in assetto normale, ma ormai non c'era più niente da fare per le due persone.  La strada è la sr 74 che da Albinia porta verso Manciano.  Responsabile della morte delle due donne è il torrente Sgrilla, un torrente che nella prima mattina di mercoledì 15 ottobre sembra un torrente inoffensivo, ma che nella serata di ieri ha portato morte e distruzione. Altri automobilisti che erano rimasti intrappolati nella stessa zona delle due donne sono stati salvati, ma hanno visto la morte in faccia. Poteva essere un'altra strage del maltempo. 
La scorsa notte vigili del fuoco e protezione civile hanno continuato a cercare eventuali altri dispersi. In volo anche un elicottero dell'Aeronautica militare dotato di visori notturni e con, a bordo, personale dei vigili del fuoco conoscitore dell'area idrografica colpita dalla 'bomba d'acqua'. Rimangono evacuate le famiglie sfollate ieri pomeriggio. Numerosi i casolari isolati e le fattorie ancora sott'acqua. Alcune strade sono state riaperte.
Nella notte tornati sotto i livelli di guardia i fiumi principali: l'Albegna ha esaurito l'onda di piena intorno alle 3, con regolare deflusso a mare, rimasta sempre entro gli argini. In crisi, invece, il reticolo minore di fossi e torrenti, che hanno esondato con danni agli argini, ponti crollati, opere distrutte. Scarse le precipitazioni notturne, si rende noto dalla Provincia di Grosseto, con pioggia limitata ad alcune aree a nord del capoluogo, ma non nel bacino dell'Albegna.

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