ROMA - Il Pil nel primo trimestre 2014 è stato rivisto al rialzo dall'Istat, in base alle nuove regole sui conti nazionali, registrando una variazione nulla sul trimestre precedente (dal -0,1% della "vecchia" stima). L'Italia sarebbe quindi in stagnazione. Il secondo trimestre è confermato a -0,2%. Secondo i dati, il Pil dell'Italia non è più cresciuto in termini congiunturali sin dal dal 2011.
La variazione acquisita del Pil per il 2014 è pari a -0,3%. Così l'Istat in base ai nuovi conti nazionali (Sec 2010) che rivede in peggioramento la precedente stima, diffusa il 29 agosto e che documentava un -0,2%. Il livello del Pil nel secondo trimestre del 2014 secondo i dati dell'Istat è calato fermandosi a 385,776 miliardi di euro. Si tratta del valore più basso dal primo trimestre del 2000, ovvero da 14 anni.
Il ricalcolo da parte dell'Istat delle ultime tavole in base ai nuovi conti nazionali ha fatto emergere che il Pil italiano non è più cresciuto in termini congiunturali sin dal secondo trimestre del 2011. Il Prodotto interno lordo infatti è negativo nel quarto trimestre del 2013: -0,1%, mentre la "vecchia" stima documentava un +0,1%.
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