ROMA - L'Italia è il Paese con il più alto numero di lavoratori scoraggiati d'Europa e con il tasso di attività più basso. A rivelarlo è l'ultimo rapporto trimestrale della Commissione Ue su occupazione e situazione sociale. Per Bruxelles l'Italia è anche tra i Paesi dove la disoccupazione giovanile e quella a lungo termine salgono più che nel resto d'Europa, e dove le entrate delle famiglie continuano a scendere.
"L'Italia è ancora il Paese con il più elevato tasso di lavoratori scoraggiati e l'evoluzione recente non è incoraggiante: 12,8% nel primo trimestre 2014, un punto percentuale in più rispetto al primo trimestre 2013", si legge nel rapporto.
Non solo lavoratori scoraggiati: "Tra i grandi Stati membri, le entrate delle famiglie continuano ad aumentare in Germania e Regno Unito, mentre scendono in Italia, Polonia e Spagna", avverte Bruxelles prima di affrontare la piaga occuazione.
"La disoccupazione giovanile ha avuto una caduta significativa in molti Stati Ue rispetto a un anno fa, ciononostante resta molto alta e continua a crescere in Italia - scrive la Commissione europea -. Inoltre, mentre la disoccupazione a lungo termine sembra essere stabilizzata nella maggior parte dell'Ue, continua ad aumentare in quei Paesi dove è già alta come Grecia, Spagna, Italia e Cipro".
A preoccupare le istituzioni del Vecchio continente è anche il tasso di attività: "In Italia, Romania e Malta resta sotto il 65% e significativamente sotto la media Ue. E' interessante notare che il basso tasso di attività in questi tre Paesi sia associato con il basso tasso di attività femminile, il più basso nella Ue".
"L'Italia è ancora il Paese con il più elevato tasso di lavoratori scoraggiati e l'evoluzione recente non è incoraggiante: 12,8% nel primo trimestre 2014, un punto percentuale in più rispetto al primo trimestre 2013", si legge nel rapporto.
Non solo lavoratori scoraggiati: "Tra i grandi Stati membri, le entrate delle famiglie continuano ad aumentare in Germania e Regno Unito, mentre scendono in Italia, Polonia e Spagna", avverte Bruxelles prima di affrontare la piaga occuazione.
"La disoccupazione giovanile ha avuto una caduta significativa in molti Stati Ue rispetto a un anno fa, ciononostante resta molto alta e continua a crescere in Italia - scrive la Commissione europea -. Inoltre, mentre la disoccupazione a lungo termine sembra essere stabilizzata nella maggior parte dell'Ue, continua ad aumentare in quei Paesi dove è già alta come Grecia, Spagna, Italia e Cipro".
A preoccupare le istituzioni del Vecchio continente è anche il tasso di attività: "In Italia, Romania e Malta resta sotto il 65% e significativamente sotto la media Ue. E' interessante notare che il basso tasso di attività in questi tre Paesi sia associato con il basso tasso di attività femminile, il più basso nella Ue".
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