giovedì 2 ottobre 2014

La Borsa in caduta libera chiude a -3,92%

MILANO - Piazza Affari in caduta libera. Il Ftse Mib chiude a -3,92% e sotto i 20.000 punti (19.894). Milano scivola in un mercato deluso, che si attendeva toni più decisi dal presidente della Bce Mario Draghi su Abs e quantitative easing. Gli hedge fund sono entrati in azione per forzare il listino al ribasso, agendo sul future sull'indice, viene segnalato nelle sale operative. Ma tutte le Borse europee reagiscono male alle indicazioni del presidente della Bce. L'indice d'area Stoxx 600 perde quasi un punto e mezzo.
La maglia nera è di Milano: male anche  Parigi (-2,81%),  Londra (-1,69%) e Francoforte (-1,99%). Male soprattutto energia e bancari. 
Il pessimismo di Draghi
Crescita modesta, prospettive d'inflazione a medio e lungo terminepeggiorate. Quelle di Mario Draghi sono state parole moderatamente pessimiste. Ma tanto è bastato per mandare in defibrillazione i mercati. Il governatore della Bce, a margine del vertice di Napoli, ha poi affontato a modo suo la manifestazione anti-austerity. "Capisco i motivi della protesta" data "la debole situazione dell'economia italiana" ma se guardiamo al passato "la colpa della crisi non è della Bce: tre anni fa prima dell'intervento Bce il sistema finanziario era al collasso". Il metro per valutare se varare nuove misure saranno le aspettative d'inflazione.
L'annotazione del presidente della Banca Centrale Europea arriva a margine di una giornata travagliata dagli scontri di piazza tproprio durante il vertice della Bce. Draghi ha poi commentato le misure prese dalla banca centrale: "Abbiamo portato i tassi a zero ora è necessario che le banche trasferiscano queste condizioni alle imprese e famiglie". Il consiglio direttivo ha infatti lasciato invariato il tasso principale allo 0,05%. La decisione della Bce è in linea con le attese del mercato. Confermato poi il tasso sui depositi a -0,2% e quello marginale allo 0,3%.
Dall'altro lato dell'Atlantico, intanto, interviene anche il Fondo Monetario Internazionale per bocca del suo direttore Christine Lagarde. Che avverte: "c'è il rischio di bassa crescita per molto tempo".  

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