giovedì 5 giugno 2014

Si vola tutto l’anno da Londra a Terranova




LONDRA - Il servizio stagionale di Air Canada tra Londra e St.John’s (Terranova e Labrador), sarà ora gestito tutto l'anno. 
Questo servizio non-stop giornaliero sarà operato dal 26 ottobre 2014. Air e foffrirà il solo servizio nonstop offerto durante tutto l'anno tra Europa e Terranova.
I voli saranno operati tre volte alla settimana il lunedì, giovedì e sabato. La partenza da Londra è fissata alle 11:05 con arrivo a Saint John’s alle 13:05. Il volo di ritorno partirà da Saint John’s alle 00:40 con arrivo a Londra alle 9:15. Il collegamento verrà effettuato con  A319 con 120 posti a sedere recentemente ristrutturato. A Londra-Heathrow, questa connessione si associa a molte destinazioni in Europa, Medio Oriente e Africa, sulle linee delle sue compagnie aeree partner di Star Alliance. All'aeroporto di Sait John’s, voli di linea Air Canada  da e per Deer Lake, Halifax, Montreal e Toronto.
erranova e Labrador ( Newfoundland and Labrador ; Terre-Neuve-et-Labrador) è una provincia del Canada orientale, sull’Oceno Atlantico E’ composta da due regioni: l’isola di Terranova e la regione del Labrador. Il capoluogo è  St. John’s, sull'isola di Terranova, scoperta per la prima volta da Giovanni Caboto. 
Terranova e Labrador fu l'ultima provincia ad aggiungersi alla confederazione canadese, nel 1949; in precedenza era una colonia britannica separata.

  • Terranova - La maggiore delle isole canadesi è separata dalla terraferma da un canale marino, lo stretto di Belle Isle. È molto articolata con coste erose dall'azione del ritiro dei ghiacciai. È anche la parte della provincia con maggiore densità abitativa.
  • Labrador - La parte continentale della provincia. È una regione spopolata, contando appena 26,364 abitanti (anno 2006) su una superficie di ben 270,000 km²
  • St. John’s - Capoluogo della provincia, è dislocato sul versante orientale della penisola di Avalon, l'appendice meridionale dell'isola di Terranova. È un posticino delizioso, pieno di pub allietati da musica tradizionale. Offre innumerevoli opportunità di escursioni. Quelle ai luoghi più remoti richiedono una guida locale.
  • Port aux Basques - Il piccolo porto all'estremità meridionale dell'isola di Terranova ove attraccano i traghetti della Atlantic ferry. E’ anche il capolinea della "Trans-Canada Highway".
  • Argentia - Altro piccolo porto sempre nella penisola di Avalon, raggiunto nel periodo estivo, dai traghetti provenienti da Nuova Scozia.

  •          Trinity - Dislocata su un promontorio che delimita la baia omonima, Trinity è un posto isolato ma estremamente piacevole. È raggiungibile tramite una diramazione di 70 km della Trans-Canada Highway. È chiamata la terra degli Iceberg perché in tarda primavera non è infrequente osservare qualche montagna di ghiaccio fluttuare al largo della sua baia.
  • Parco nazionale Gros Morne - Secondo per estensione tra i parchi nazionali canadesi, il "Gros Morne" appare nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità sin dal 1987.
  • L'Anse aux Meadows (Grotta delle Meduse) - Un sito archeologico all'estremità settentrionale dell'isola di Terranova, ove nel 1960 furono scoperte tracce che lasciarono supporre l'esistenza sul luogo di un insediamento dei Vichinghi. 

Il difficile clima di St. John’s



La città ha un clima assai mutevole e presenta un ampio ventaglio di fenomeni meteorologici.
Infatti a gennaio la città ha una media assoluta (cioè media tra le massime e le minime giornaliere) di -4,8° che sale a 15,5° ad agosto. Luglio però ha le medie massime più alte dell'anno, 20,3°, mentre febbraio rileva le medie delle minime più fredde, -9,3°. Tra novembre e aprile le medie delle minime restano sotto zero e a gennaio e febbraio anche le medie delle massime sono negative.
Se le stagioni estive sono uggiose e ventose con brevi periodi caldi gli inverni sono molto freddi e nevosi: nei mesi più gelidi dell'anno la città può essere spazzata da blizzard che fanno crollare le temperature di parecchi gradi sotto lo zero, riducono la visibilità e bloccano il traffico sotto diversi cm di neve. Altri fenomeni associati alle basse temperature e che creano difficoltà non piccole alla città è la pericolosa pioggia congelantesi che può ricoprire alberi, tetti, strade e auto sotto diversi cm di pesante ghiaccio.
La città pur essendo sul mare (da qui le abbonanti precipitazioni, le nebbie e le tempeste oceaniche frequenti) ha un clima decisamente continentale perché del tutto aperta ai gelidi venti che scendono dall'artico canadese. Questo non vuol dire che l'estate è sempre fresca tant'è che, dal cuore del continente Nord-Americano, sono possibili rimonte calde che portano le temperature della città sopra i 25° (la città ha un record di 33,9°). Tra maggio e settembre, qualche volta anche ad aprile e ottobre, si registrano 48 giorni con temperature massime uguali o superiori ai 20°.
L'inverno resta molto freddo soprattutto quando soffiano i venti da Nord e Nord-Ovest. Durante l'anno si registrano mediamente 69 giorni di ghiaccio (a gennaio 19 giorni), cioè con massime inferiori allo zero, che si distribuiscono tra novembre e aprile, raramente anche all'inizio di maggio. Per quanto riguarda le minime sono circa 39 i giorni (quasi tutti concentrati tra novembre e aprile) con valori uguali o inferiori ai -10° mentre sono 174 quelli con minime inferiori allo zero. La temperatura più bassa registrata è stata di -29,4°.
Le precipitazioni sono ben distribuite tutto l'anno e in totale cadono 1513,7 mm (minimo di 89,4 mm a luglio e massimo di 161,9 mm a ottobre). Solo tra luglio e agosto non sono mai state registrate delle nevicate mentre tra gennaio e febbraio la maggior parte delle precipitazioni sono sotto forma nevosa. Il 30 settembre del 1965 si verificò la nevicata più abbondante per il 9º mese dell'anno (anche se solo 0,3 cm) mentre la più copiosa di giugno è stata quella del 1959 quando giorno 10 si accumularono 13,5 cm. Ma così come le nevicate sono possibili nella maggior parte dell'anno allo stesso modo le piogge sono frequenti anche in pieno inverno, soprattutto quando i venti soffiano dall'oceano o sono meridionali. Febbraio è il mese in cui il manto nevoso raggiunge mediamente l'altezza maggiore, 26 cm di media (il 9 febbraio del 2001 si toccò il valore record di 180 cm), ma le nevicate possono essere abbondanti anche in primavera tant'è che il 5 aprile del 1999 caddero 68,4 mm di neve (record dell'anno, almeno fino agli anni 90).
Le precipitazioni tendono ad essere a carattere più violento, a volte anche con temporali, in estate mentre d'inverno sono più moderate anche se più durature. Il 27 luglio del 1947 si riversarono sulla città 121,2 mm di pioggia.
A St. John's sono più i giorni con precipitazioni che quelli asciutti: durante l'anno i giorni con almeno 0,2 mm sono ben 216 (mentre sono 12 i giorni con almeno 25 mm) con un massimo di 22 giorni a dicembre e un minimo di 13 a luglio. Solo luglio e agosto vedono prevalere, se pur di pochissimo, i giorni senza precipitazioni, rispettivamente 18 e 17 giorni. Di questi 216 giorni di precipitazioni 84 registrano anche (o solo) fenomeni nevosi con accumuli pari o superiori agli 0,2 cm. Gennaio è il mese con il maggior numero di giorni nevosi, 18 giorni, mentre durante l'anno sono 9 i giorni con accumuli di almeno 10 cm.

Uno dei fenomeni più presenti nel clima della città è ovviamente il vento. La città in questo senso esprime al meglio tutta la sua oceanicità con ventilazione sostenuta e frequenti tempeste o bufere di vento con o senza precipitazioni. Il vento soffia in prevalenza da SW (quindi dall'Oceano Atlantico) con una certa forza, in media per 23 km/h: il mese più ventoso è gennaio (28 km/h), quello meno ventilato è agosto (20 km/h). Il 16 febbraio del 1959 si raggiunse un vento orario di 137 km/h mentre il 15 marzo del 1956 si toccò una raffica record di 193 km/h. I giorni durante l'anno in cui si registrano raffiche di almeno 52 km/h sono 57 mentre quelli con venti di almeno 63 km/h sono 22. Quando il vento è associato a freddo intenso il wild chill  (ossia la temperatura di raffreddamento, diversa da quella reale, avvertita da un corpo su cui soffia il vento) può scendere di decine di gradi al di sotto dello zero, anche fino a -40°.

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