giovedì 26 giugno 2014

Cambia la zona delle ricerche dell'aereo malese scomparso

Le ricerche si stanno concentrando ora nella zona arancione

PERTH - L'area delle ricerche dell'aereo Malaysia Airlines, scomparso l'8 marzo con 239 persone a bordo, sarà spostata ancora più a sud nell'Oceano indiano: lo ha detto il vice primo ministro australiano, Warren Truss, spiegando che la decisione è stata presa in seguito a nuove analisi dei dati raccolti finora. Secondo Truss è "molto probabile" che l'aereo avesse il pilota automatico inserito quando si è inabissato nell'Oceano indiano meridionale.
La ricerca passerà ora a sud di concentrarsi su una superficie di 1.800 chilometrial largo della costa occidentale dell'Australia, "E 'molto, molto probabile che il velivolo avesse inserito il pilota automatico altrimenti non avrebbe seguito il percorso ordinato che è stato identificato attraverso gli avvistamenti via satellite", ha detto Truss.
Un rapporto di 64 pagine diffuso dal governo australiano ha concluso che la ricerca subacquea per l'aereo dovrà riprendere nella nuova area.

 Il comandante Zaharie Shah resta il "principale sospettato" per la scomparsa del volo MH370. Gli investigatori della polizia sono riusciti a recuperare i file cancellati del simulatore di volo che Shah teneva in casa, individuando alcuni indizi sospetti. Lo scrive il Sunday Times, sottolineando che il 53enne comandante del volo aveva utilizzato il simulatore per esercitarsi in decolli ed atterraggi in località lontane dalle rotte effettuate di consueto, comprese alcune piste improvvisate dell'Oceano Indiano meridionale. Dai controlli svolti su tutte le persone a bordo dell'aereo sarebbe emerso che Shah, padre di tre figli, era l'unico a non avere alcun progetto futuro di vita sociale o professionale, al contrario di quanto scoperto sugli altri membri dell'equipaggio, compreso il copilota Fariq Hamid. Secondo il Sunday Times, la polizia avrebbe anche raccolto voci riguardanti un clima di tensione familiare nella vita di Shah, circostanze che però sono finora sempre state negate dai famigliari e amici del comandante della Malaysia Airlines.

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