giovedì 19 giugno 2014

In un anno nel mondo quasi 2 milioni di "paperoni" in più. In Italia aumentati nel 15,2%


NEW YORK In un anno nel mondo ci sono quasi due milioni di 'paperoni' in più che raggiungono un nuovo record di ricchezza, con Stati Uniti ed Asia-Pacifico che si contengono la leadership del 2013. Secondo il 'World Wealth Report 2014' di Capgemini e Rbc Wealth Management, la ricchezza investibile di quasi 14 milioni di individui 'ad alto patrimonio netto' (superiore a un 1 milione di dollari esclusi residenza principale, collezioni e beni di consumo durevoli) ha segnato nel 2013 una crescita del 14% raggiungendo il record di 52.620 miliardi di dollari. La crescita del 15% dei super ricchi è "la più importante dal 2009 (+17%) ed è il secondo maggior rialzo dal 2000", spiega Andrea Falleni, Financial Services Leader di Capgemini Italia, che attribuisce questo risultato al "miglioramento dell'economia e del mercato azionario". La crescita maggiore si è registrata in Irlanda (+25%), Emirati Arabi (+24%), Giappone (+22%) e Grecia (+22%), ma sono sempre gli Stati Uniti l'area con il maggior numero di ricchi, che toccano i 4,33 milioni di persone (+16%), inseguiti dai 4,32 milioni di individui del Far East (+17%). La relativa ricchezza nelle due regioni è, rispettivamente, pari a 14.880 miliardi di dollari (+17%), e 14.200 miliardi (18%). La popolazione europea è aumentata del 12% raggiungendo i 3,83 milioni di persone che detengono 12.390 miliardi di dollari (+14%). "Il 60% della ricchezza mondiale è concentrata in Usa, Cina, Germania e Giappone", aggiunge Claudio Trecate, Delivery director Banking, Financial Services Capgemini Italia.
Paperoni in Italia crescono nel 2013,verso livelli pre-crisi - I 'paperoni' aumentano in Italia avvicinandosi ai livelli pre-crisi. Secondo IL rapporto di Capgemini, nel 2013 sono 203.200 gli individui 'ad alto patrimonio netto', contro i 175.800 del 2012: +15,6% rispetto al +12,5% della media europea. Il Belpaese torna quasi ai livelli del 2007 quando i super ricchi erano 208.000. Scudo fiscale ed incremento del valore azionario sono i motori di crescita che confermano l'Italia al decimo posto della classifica mondiale. In aumento anche gli 'ultra ricchi' (patrimonio superiore a 30 milioni di dollari), che raggiungono quota 3.000.

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