Un'auto a noleggio di Uber |
Le auto bianche osservano un ennesimo stop al servizio, ma stavolta si tratta di una mobilitazione su vasta scala, organizzata e coordinata a livello europeo per far sentire insieme la propria contrarietà a un'iniziativa, quella della app di Ncc, giudicata illegale. I contatti tenuti in questi mesi tra colleghi d'oltreconfine hanno portato ad uno sciopero internazionale che mette insieme Londra con Berlino, Barcellona, Madrid con Parigi e Milano e, con diverse modalità', anche altre città. A Milano il servizio si ferma per l'intera giornata, a partire dalle 8.00 e fino alle 22.00. Tutti i cinquemila taxi dei 43 Comuni del bacino aeroportuale lombardo hanno spento i motori,
La societa' californiana, che di recente e' stata valutata 17 miliardi di dollari, una delle cifre ipu' alte di sempre per una startup tecnologica, è in realtà solo uno dei tanti nuovi servizi di auto, dipendenti dalle app sugli smartphone, che riescono a bypassare le severe normative a cui sono sottoposti i veicoli autorizzati. Lanciata nel 2009, l'app Uber consente ai clienti di connettersi direttamente con il servizio di 'auto scure', che possono prelevare passeggeri solo con precedente prenotazione. Solo in Francia si calcola che ci siano circa 100mila auto di questo tipo, i cui proprietari non hanno sborsato le decine di migliaia di euro necessari invece per la licenza dei taxi ufficiali.
La risposta di Uber allo sciopero è aggressiva: «Oggi prezzi scontati del 20 per cento», dicono, l’equivalente della commissione che il ramo italiano con sede in Olanda della società madre americana (partecipata da Google e Goldman Sachs) intasca da ogni corsa. «E provvederemo a intensificare la vigilanza per un servizio sicuro», dopo gli episodi di violenza.
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