venerdì 21 marzo 2014

Ucraina, Usa e Russia, mitragliata di sanzioni


BRUXELLES - E' guerra di sanzioni tra Usa e Russia sullo scacchiere ucraino, mentre l'Ue prova ad alzare la voce aggiungendo 12 nuovi nomi alla black list, annullando il summit bilaterale di giugno e sospendendo il G8. Ed anche lanciando al Cremlino un nuovo avvertimento: se ci sarà una nuova escalation della tensione arriveranno altre sanzioni più 'pesanti'.
Il consiglio ha dato mandato agli Stati membri e alla commissione di studiare "sanzioni mirate" in vari campi dell'economia. Mosca dal canto suo oggi ha varato sanzioni simmetriche contro Washington, ma ha 'snobbato' l'Europa, dove nonostante nuovi inasprimenti delle misure annunciate dal summit straordinario del 6 marzo, una folta schiera di colombe (tra queste il premier italiano Matteo Renzi) lavora per mantenere aperte le porte del dialogo.
Intanto l'Ucraina ha elevato l'allerta delle sue Forze armate allo stato di "pronte a combattere" ed il premier Arseni Iatsieniuk ha parlato di "risposta" anche "militare" a qualsiasi tentativo di nuove annessioni ad Est. 
Il rompicapo del risiko internazionale si complica, e se col decreto firmato oggi dalla Casa Bianca, gli Usa estendono la loro "lista nera" con una nuova mitragliata di sanzioni diretta ad alti funzionari russi, come il capo dello staff di Putin Sergei Ivanov, e di persone che con la loro ricchezza e influenza rendono forte il capo del Cremlino, ecco che pronta è arrivata la rappresaglia del ministero degli Esteri russo. Così sono piovute sanzioni reciproche, e di pari numero, contro dirigenti e parlamentari americani prossimi a Obama: nel mirino anche tre consiglieri del presidente, dalla vice assistente per la sicurezza nazionale Caroline Atkinson all'ex ghost writer e braccio destro del presidente Daniel Pfeiffer.
Sanzioni che sono definite "illegali e irrazionali" dal ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, che avverte che ciò porterà alla creazione di "barriere non necessarie". Lavrov annuncia anche che la Russia sta preparando un "libro bianco sugli eventi di Maidan", la piazza della rivolta di Kiev.

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