venerdì 14 febbraio 2014

Letta rassegna le dimissioni, non si passerà dal Parlamento

ROMA - Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha rassegnato nelle mani del capo dello le dimissioni irrevocabili, dopo essere salito al Quirinale alle 13. Dimissioni che non prevedono un passaggio parlamentare. Letta ha rassegnato nelle mani del capo dello ledimissioni irrevocabili che non prevedono un passaggio parlamentare. Le consultazioni inizieranno oggi pomeriggio alle ore 17.00 con il Presidente del Senato, Pietro Grasso e alle 17.45 con la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e si concluderanno nella giornata di domani.
Insomma, l'intenzione è quella di far presto. La reazione del Presidente della Repubblica la si può evincere dalla formulazione del comunicato redatto alla fine del colloquio. Primo punto: "Le consultazioni inizieranno oggi pomeriggio e si concluderanno nella giornata di domani". Tempi rapidi, appunto. Secondo: "Il Parlamento potrà comunque esprimersi sulle origini e le motivazioni della crisi allorchè sarà chiamato a dare la fiducia al nuovo Governo". Quindi, al di là dei precedenti dei governi Berlusconi e Monti, il Parlamento non si senta esautorato delle sue prerogative.
Soprattutto, un terzo punto: si auspica e si vuole "una efficace soluzione della crisi, quanto mai opportuna nella delicata fase economica che il paese attraversa e per affrontare al piu' presto l'esame della nuova legge elettorale e delle riforme istituzionali ritenute piu' urgenti".Ecco, e' questo cio' che sta più a cuore al Quirinale. La crisi continua a mordere, e ci sono le riforme da fare. A partire dalla legge elettorale, sia chiaro. Napolitano lo aveva già detto esplicitamente, negli ultimi giorni. Oggi lo ribadisce, ed in qualche modo impegna il governo che sta per nascere. Si apre una nuova stagione. 

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