ROMA - "Da diversi anni gli operatori della neve non avvertivano un ottimismo come quello registrato in questo inizio di stagione". Esordisce così l'Osservatorio Turistico della montagna di Trademark, che segnala come "nonostante la crisi e la recessione gli albergatori sorridono e tra gli addetti ai lavori dell’arco alpino sembrano esserci rosee aspettative per la stagione invernale, almeno fino al 7 gennaio 2014. Gli oltre 800 operatori della montagna interpellati si attendono una stagione invernale in linea con l’anno passato, con una leggera crescita del giro d’affari favorita dall’aumento della clientela straniera e dagli aumenti dei prezzi di skipass (tra +3 e +4%) e in parte delle tariffe alberghiere, soprattutto in alta stagione. Spesa media pro-capite sui 145 euro al giorno tutto compreso.
Per la stagione invernale 2013-2014 si prevede una ripresa del giro d'affari con i ricavi che, dopo la flessione dello scorso anno, torneranno al di sopra dei 10 mld di euro. Il 9.3% degli operatori interpellato prevede una crescita del movimento turistico, trascinata dalla clientela straniera. Germania, Polonia, Benelux, Russia, Scandinavia e Austria sono i principali mercati internazionali, si accentua la presenza di clienti upmarket ucraini, rumeni, cechi e lituani. Sei operatori su dieci, invece, prevedono una diminuzione della clientela italiana. Il 65,4% si aspetta nel complesso una conferma della performance della passata stagione.
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