ROMA Le recensioni di alberghi che gli ospiti postano sui siti delle agenzie online e sui portali specializzati hanno un impatto rilevante sulla reputazione online delle strutture.
La buona notizia, per gli albergatori, è che due terzi delle recensioni globali sono positive e che soltanto una percentuale ridotta dei commenti è classificabile come negativa.
L'analisi di 15,4 milioni di recensioni online postate in 24 lingue sui 100 maggiori siti di recensioni e prenotazioni è stata effettuata da ReviewPro, azienda che fornisce dati e statistiche per l’analisi della reputazione sul web: il monitoraggio è stato condotto nell’arco di 12 mesi, fino a novembre 2013, attraverso una tecnologia proprietaria.
Ne risulta che nel 66% dei casi gli utenti commentano gli alberghi positivamente, nel 23,7% lo fanno in modo neutro e solo nel 10,3% delle recensioni si esprimono negativamente.
Interessante, a questo punto, analizzare chi tende a dare un feedback generoso e chi invece è più propenso alla critica. L’approfondimanto è stato effettuato sulla base delle lingue dei post: ReviewPro dice che i più positivi sono i cinesi, le cui recensioni sono per il 77,7% favorevoli e solo per il 5% negative.
Generosi anche gli utenti di lingua inglese (britannici, americani, canadesi etc), con un 69,8% di recensioni positive, e i russi, con il 68,5%. Seguono turchi, ungheresi, portoghesi, giapponesi, israeliani e tedeschi.
Gli italiani sono al decimo posto per positività, con il 62% di feedback favorevoli, il 26,4% neutri e l’11,6% negativi.
Il primato della negatività va invece alle recensioni in arabo, quelle in greco e quelle in coreano, che registrano picchi di commenti insoddisfatti fra il 15 e il 19%.
Molto neutri risultano essere soprattutto olandesi e finladesi, che nel 38% dei casi non si esprimono né per il sì, né per il no.
Le percentuali presentate sono calcolate sul totale delle recensioni in una specifica lingua: occorre tenere presente, però, che l’universo dei commenti online sugli alberghi è per metà in inglese, la lingua in assoluto predominante (55,5%); a grande distanza c’è il tedesco (8,4%), poi francese (7,6%), spagnolo (6,3%) e italiano (6,3%).
Nel determinare la reputazione ha un peso anche la lunghezza delle recensioni: quelle più lunghe sono in genere anche quelle più ricche di dettagli su ogni aspetto dell’albergo: i più articolati (o prolissi) sono i russi, con una media di 879 caratteri per commento, seguiti dagli anglosassoni con 528 caratteri e dagli italiani con 387. Quelle più sintetiche in assoluto sono le recensioni in cinese, con 54 caratteri (ideogrammi) ciascuna, precedute da quelle in romeno, coreano e arabo.
L'analisi di 15,4 milioni di recensioni online postate in 24 lingue sui 100 maggiori siti di recensioni e prenotazioni è stata effettuata da ReviewPro, azienda che fornisce dati e statistiche per l’analisi della reputazione sul web: il monitoraggio è stato condotto nell’arco di 12 mesi, fino a novembre 2013, attraverso una tecnologia proprietaria.
Ne risulta che nel 66% dei casi gli utenti commentano gli alberghi positivamente, nel 23,7% lo fanno in modo neutro e solo nel 10,3% delle recensioni si esprimono negativamente.
Interessante, a questo punto, analizzare chi tende a dare un feedback generoso e chi invece è più propenso alla critica. L’approfondimanto è stato effettuato sulla base delle lingue dei post: ReviewPro dice che i più positivi sono i cinesi, le cui recensioni sono per il 77,7% favorevoli e solo per il 5% negative.
Generosi anche gli utenti di lingua inglese (britannici, americani, canadesi etc), con un 69,8% di recensioni positive, e i russi, con il 68,5%. Seguono turchi, ungheresi, portoghesi, giapponesi, israeliani e tedeschi.
Gli italiani sono al decimo posto per positività, con il 62% di feedback favorevoli, il 26,4% neutri e l’11,6% negativi.
Il primato della negatività va invece alle recensioni in arabo, quelle in greco e quelle in coreano, che registrano picchi di commenti insoddisfatti fra il 15 e il 19%.
Molto neutri risultano essere soprattutto olandesi e finladesi, che nel 38% dei casi non si esprimono né per il sì, né per il no.
Le percentuali presentate sono calcolate sul totale delle recensioni in una specifica lingua: occorre tenere presente, però, che l’universo dei commenti online sugli alberghi è per metà in inglese, la lingua in assoluto predominante (55,5%); a grande distanza c’è il tedesco (8,4%), poi francese (7,6%), spagnolo (6,3%) e italiano (6,3%).
Nel determinare la reputazione ha un peso anche la lunghezza delle recensioni: quelle più lunghe sono in genere anche quelle più ricche di dettagli su ogni aspetto dell’albergo: i più articolati (o prolissi) sono i russi, con una media di 879 caratteri per commento, seguiti dagli anglosassoni con 528 caratteri e dagli italiani con 387. Quelle più sintetiche in assoluto sono le recensioni in cinese, con 54 caratteri (ideogrammi) ciascuna, precedute da quelle in romeno, coreano e arabo.
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