Saccomanni esulta |
BRUXELLES - Dopo oltre dodici ore di negoziati l'Ecofin raggiunge l'accordo "storico", come lo definisce il ministro Fabrizio Saccomanni, sul meccanismo che farà fallire le banche in modo controllato (SRM), senza che la loro crisi metta a rischio né il sistema finanziario né gli Stati. Si tratta della seconda tappa dell'Unione bancaria, dopo la supervisione unica targata Bce. Per Saccomanni è ora "sventato il rischio di una nuova Lehman Brothers", e l'Italia riesce ad ottenere dalla Germania quello che voleva: uno strumento di garanzia che intervenga a fornire liquidità in ultima analisi (backstop o paracadute finanziario), per evitare che le crisi diventino ingestibili se un istituto in risoluzione ha finito i fondi cui attingere.
"Finisce l'era dei salvataggi bancari massicci e dei conti pagati dai contribuenti", ha detto il commissario al mercato interno Michel Barnier commentando l'accordo, che "porterà stabilità finanziaria e migliori condizioni di finanziamento all'economia reale". L'accordo 'generale' raggiunto dall'Ecofin è solo la metà del cammino della legislazione che dovrà ora passare al vaglio del Parlamento Ue e poi di nuovo all'Ecofin.
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