Scuole sgomberate a Roma - Nella zona terremotata di Arquata del Tronto mancano notizie di tre allevatori - Crolla ad Amatrice il campanile di Sant'Agostino
RIETI, 18 gennaio - Tre forti scosse di terremoto sono stata avvertita in tutta l'Italia Centrale tra le 10.25 e le 11.26. La terra ha tremato per diversi secondi anche a Roma. La magnitudo è tra 5.1 e 5.5 . Il sisma è avvenuto tra L'Aquila e Rieti, nella zona di Montereale (AQ), l'epicentro è a una profondità di 9 chilometri. Gli altri comuni vicini (entro 10 chilometri) sono Capitignano, Campotosto, Amatrice e Cagnano Amiterno.
La scosse sono state sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed anche a Roma, dove alcune scuole sono state evacuate per precauzione. Scuole evacuate anche nelle Marche e a Foligno. Rispetto ai capoluoghi e alla capitale, la scossa è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell'Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale.
Le numerose, forti scosse sismiche che stamani sono tornate a scuotere l'Italia centrale si sommano a una situazione già drammatica, in queste regioni, causata dalla nave e dal maltempo. Al momento non risultano vittime. Il premier Paolo Gentiloni ha chiesto al ministro Pinotti di rafforzare l'impegno dell'esercito nei luoghi interessati dal sisma. Molti i crolli. Scuole evacuate nella capitale e in molti centri dell'area interessata dalle scosse, domani istituti chiusi nelle Marche e a Perugia.
"L'emergenza non è il terremoto né i danni in zona rossa, bensì la neve. Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve" è l'allarme lanciato dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Ad Amatrice, località del Reatino già profondamente segnata dagli ultimi terremoti, le nuove forti scosse hanno provocato il crollo del campanile della chiesa di Sant'Agostino. E' stata attivata l'unità di crisi. Il campanile, già gravemente lesionato dalle scosse di terremoto del 24 agosto e di fine ottobre, è crollato definitivamente.
Situazione di emergenza in tutta la provincia di Teramo, dove ci sono centri isolati per neve, paese senza energia da 48 ore e le autorità chiedono l'intervento dell'esercito e del Genio militare. In particolare, a Teramo, il sindacato dei poliziotti Sappe denuncia una situazione di "paralisi totale" nel carcere di Castrogno dovuta al maltempo e al sisma, con detenuti e personale al gelo e mancanza di elettricità che impedisce di preparare il vitto, ed esprime timori che possano scoppiare disordini. Crolli sin sono verificati a Campotosto, Laringo e Poggio Cancelli, comuni dell'aquilano che si trovano nella zona dell'epicentro delle scosse di stamani. La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura delle scosse. Tante le richieste di soccorso e le testimonianze.
"Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare. Le automobili non possono muoversi per via della neve. Continuano a esserci scosse e la gente urla per strada. Cerco inutilmente di contattare mia madre che si trova in una struttura di Montereale" è la drammatica testimonianza di Serena Testa, che vive a Marruci, frazione di Pizzoli in provincia dell'Aquila, vicinissima alla zona dell'epicentro delle scosse di questa mattina. Dodici viaggiatori del treno regionale 7100, bloccato lungo la linea ferroviaria Civitanova-Albacina non lontano dalla stazione di San Severino Marche per accertamenti tecnici sulla tratta dopo le scosse di terremoto, sono stati soccorsi da un pullman sostitutivo e hanno potuto riprendere il viaggio verso Macerata.
Criticità si stanno verificando in alcune frazioni di Amatrice. A Collecreta sono sette i nuclei familiari bloccati, stessa situazione nella zona di Bagnolo e San Martino, dove la neve ha raggiunto il metro e mezzo di altezza. A Cossara 15 persone sono rimaste isolate. Diversi i crolli fino ad ora registrati, rende noto la Croce Rossa. Nell'ascolano, nella zona di Arquata del Tronto, i vigili del fuoco hanno rintracciato una dozzina di allevatori che erano dati per dispersi ma altri tre allevatori risultano ancora irrintracciabili; nella zona è caduta moltissima neve e si teme che possano esserci stati dei crolli a seguito delle scosse di stamani. "Ogni scossa aggrava le condizioni dei nostri concittadini ma aumenta anche la determinazione a star loro vicini e ad aiutarli". Lo ha garantito il presidente Sergio Mattarella parlando con i giornalisti ad Atene. Il capo dello Stato ha aggiunto che nonostante il terremoto non si fermi la ricostruzione "si farà ugualmente".
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