lunedì 30 gennaio 2017

IMMIGRATI, Starbucks e Google sfidano TRUMP


Starbucks sfida Donald Trump: la famosa catena di caffetterie assumerà 10.000 rifugiati, rispondendo così alla decisione del presidente di sospendere l'ingresso negli Usa dei rifugiati siriani e di bloccare temporaneamente gli arrivi da sei Paesi a maggioranza islamica. Ma non è l'unico colosso a ribellarsi al tycoon: Google ha infatti stanziato un fondo da 4 milioni di dollari per gli immigrati e i rifugiati colpiti dalla misura restrittiva.
  In una lettera ai dipendenti, l'amministratore delegato di Starbucks, Howard Schultz, ha affermato che le assunzioni riguarderanno i punti vendita in tutto il mondo, anche se inizieranno proprio dagli Stati Uniti, dove la priorità verrà data agli immigrati "che hanno servito con le forze Usa come interpreti o personale di supporto". Schultz, che alle presidenziali era schierato con Hillary Clinton, ha anche preso di mira altre iniziative del presidente Trump, come le misure contro la riforma sanitaria definita Obamacare, e ha tra l'altro affermato che Starbucks sosterrà i coltivatori di caffè messicani. 
   Anche dalla Silicon Valley si manifesta una levata di scudi contro l'ordine esecutivo di Trump. A partire da Google che, secondo Usa Today, ha stanziato un fondo da 4 milioni di dollari per gli immigrati e i rifugiati colpiti dalla misura del neopresidente. Si tratta, spiega la testata americana, di 2 milioni stanziati dalla società e altrettanti donati dagli impiegati. Il denaro andrà a quattro organizzazioni: l'American Civil Liberties Union (Aclu), l'Immigrant Legal Resource Center, l'International Rescue Committee e l'UNHCR. E' la maggiore campagna di Google legata a una crisi.
   Inizialmente trapelata da un memo inviato dall'ad di Google Sundar Pichai, la notizia è stata poi confermata a Usa Today da un portavoce della compagnia. In aggiunta, i top manager di 'Big G' stanno effettuando donazioni individuali. Contributi simili arrivano anche da altre compagnie della Silicon Valley. Uber sta creando un fondo di difesa legale da 3 milioni di dollari per aiutare i suoi autisti con le questioni legate all'immigrazione. E la 'rivale' Lyft ha annunciato ai suoi iscritti che donerà un milione di dollari all'Aclu per i prossimi 4 anni. L'associazione no profit, riporta il sito Slate, ha già raccolto una cifra record di oltre 24 milioni di dollari in donazioni durante il weekend: 6 volte di quello che raccoglie in un anno.
   

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