mercoledì 16 novembre 2016

BERLUSCONI: l'unico vero leader è RENZI


ROMA, 16 novembre - "L'unico leader vero dentro la politica è Matteo Renzi". E' il giudizio secco di Silvio Berluscon dai microfoni di radio Rtl 102.5. Berlusconi ha auspicato di trovare un suo erede alla guida del centrodestra: "Spero ci sia, fino ad ora questa scelta non mi si è presentata. Avevamo puntato molto su qualcuno che però è addirittura passato dall'altra parte, altri ancora hanno deluso. L'unico leader vero dentro la politica è Matteo Renzi, fuori dalla politica forse ce n'è qualcuno, ma dalla politica uno è stato buttato fuori."
LA LEGA SI ALLEI CON NOI
"Spero che la forza populista in Italia sia solo il Movimento 5 stelle e che la Lega possa assolutamente aderire ad una coalizione con noi". 
IL CAOS SE VINCE IL NO? NULLA DI PIU' FALSO
"Renzi racconta di un'Italia sull'orlo del caos in caso di vittoria del No. Mi ricordo che anche Napolitano faceva così nel 2011 per farmi dimettere. Non c'è nulla di più falso". Per il leader di FI "i problemi dell'Italia sono gravi ma non li risolve certo questa riforma. Questa arma la usa Renzi per spaventare gli italiani".
RIFORMA COSTITUZIONE NON RISOLVE
"Se al referendum del 4 dicembre vince il No si aprono diverse possibilità. La prima è che si riesca a fare una legge elettorale ragionevole e si vada a votare. La seconda che si faccia una riforma della Costituzione che contenga certe cose che in questa non ci sono". "Questa riforma non risolve problemi e non riduce i costi dello Stato ed e' pericolosa per la democrazia".
GIORNALONI PRO-GOVERNO
"I cosiddetti giornaloni sono vicini al governo e hanno sempre parteggiato per le sinistre. Ho sempre trovato in loro dei critici che andavano al di là della realtà". Secondo Berlusconi, come dimostra "il calo delle vendite delle copie", i giornali "non sanno cogliere ciò che interessa veramente alla gente, costituita per lo più da moderati, lontani dalle idee estreme della sinistra o della destra.
NESSUNO LEADER SE NON ACCETTATO
"In una coalizione i toni accesi non servono e i personalismi sono deleteri. Nessuno, neanche Stefano Parisi, può pensare di avere una guida se gli altri membri non lo accettano. Non è questo il ruolo che Parisi aveva scelto per sé stesso - ha aggiunto - ma quello di raccogliere risorse ed energie nuove nella società civile. Ha sempre detto di non considerarsi di Forza Italia, ma mi auguro che vada avanti in questo suo lavoro. Stefano Parisi può darci una mano in questa ricerca di persone nuove".
TRUMP, SI GIUDICA DAI FATTI
"Trump ha detto aver studiato il mio modello di comunicazione e organizzazione politica e mi fa piacere, ma con lui ho pochi punti in comune". Comunque, "l'esperienza insegna che un presidente si giudica dai fatti", ha detto Berlusconi. Il presidente eletto degli Stati uniti, ha aggiunto "è stato capace ascoltare le difficoltà'' del ceto medio che non fa politica ed è esposto più di tutti alla crisi. Non parla il linguaggio dei politici ma della gente comune. Apprezzo il drastico calo delle tasse che ha intenzione di fare, e dico che lo dovremmo fare anche noi in Italia. Non mi piacciono però - ha sottolineato il leader di Forza Italia - le tentazioni protezionistiche e isolazioniste che ho visto in alcune sue dichiarazioni, mi appare positivo il rapporto con la Russia e di solidarietà con Israele".

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