IL CAIRO, 25 marzo -"Il caso Regeni non è affatto chiuso". Investigatori e inquirenti italiani sollevano diversi dubbi sulla "svolta" di cui parlano i colleghi egiziani e precisano: "Non c'è alcun elemento certo che confermi che siano stati loro", riferendosi ai cinque uccisi a Il Cairo in uno scontro a fuoco con la polizia. E ricordano che, a due mesi dalla morte del giovane, l'Italia è ancora in attesa di documenti e atti fondamentali dell'inchiesta egiziana.
Le cinque persone sono state uccise a Il Cairo in uno scontro a fuoco con la polizia,. secondo una fonte della sicurezza, sarebbero sequestratori legati all'omicidio di Giulio Regeni. I 5 provenivano dal governatorato di Sharqiyya e da Shubra El-Khema, a nord della capitale egiziana. Secondo il ministero dell'Interno, in casa di una parente di un killer sono stati trovati il passaporto e altri documenti dell'italiano.
Le cinque persone sono state uccise a Il Cairo in uno scontro a fuoco con la polizia,. secondo una fonte della sicurezza, sarebbero sequestratori legati all'omicidio di Giulio Regeni. I 5 provenivano dal governatorato di Sharqiyya e da Shubra El-Khema, a nord della capitale egiziana. Secondo il ministero dell'Interno, in casa di una parente di un killer sono stati trovati il passaporto e altri documenti dell'italiano.
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