ANKARA, 14 marzo - È di 34 morti, tra cui almeno 2 kamikaze, il bilancio dell'attacco con un'autobomba compiuto stasera nel centro della capitale turca Ankara. Lo ha detto il ministro della Salute di Ankara, Mehmet Muezzinoglu, aggiungendo che i feriti sono 125, di cui 19 gravi. Trenta delle vittime sono morte sul luogo dell'esplosione e 4 in ospedale. Il ministro della Salute ha fatto una dichiarazione insieme a quello dell'Interno, Efkan Ala, che ha parlato di "attacco terroristico", confermando che si è trattato di un'autobomba. Ala ha aggiunto che le indagini sono in corso e alcune prove su presunte responsabilità sono già emerse, ma non verranno rese note prima di domani. I ministri hanno parlato al termine del vertice sulla sicurezza presieduto dal premier Ahmet Davutoglu a seguito dell'attacco.
L'esplosione, secondo le tv locali, è avvenuta quando un'autobomba si è fatta esplodere contro un bus, nei pressi di una fermata molto trafficata dove erano parcheggiati diversi altri mezzi, che hanno preso fuoco o sono stati danneggiati. L'attacco è avvenuto in una zona centralissima della capitale turca, tra il parco Guven e la piazza di Kizilay, a poca distanza anche da due fermate della metro.
Secondo i primi risultati delle indagini, le autorità turche sospettano che dietro l'attacco ci sia il terrorismo di matrice curda. Lo riportano media locali, citando fonti di sicurezza. L'autobomba del mese scorso sempre ad Ankara era stata attribuita dal governo al Pkk e ai curdi siriani del Pyd ma rivendicata dagli estremisti curdi del Tak. Le stesse fonti indicano che tra i due kamikaze che hanno compiuto l'attacco ci sarebbe una donna.
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