Luca Priolo |
Lui parla in lacrime di un raptus di follia, di aver agito senza premeditazione. Un omicidio inaspettato nonostante la denuncia per stalking che la stessa Giordana aveva presentato nel 2013 perché Luca, nonostante la loro storia fosse già finita, la seguiva. Ed era arrivato ad entrare anche in casa di Giordana passando per una finestra.
La ricostruzione del delitto - Ai carabinieri di Milano Priolo ha raccontato tutto. Martedì sera Giordana aveva cenato fuori con un cugino e davanti alla pizzeria ha incontrato Luca. I due si sono appartati in auto per l'ennesima discussione. Il giovane ha tirato fuori un coltello, che aveva con sè, e ha ucciso la ragazza. Poi è tornato a casa sua, col motorino, si è cambiato, ha salutato la madre ed è salito a bordo dell'auto di quest'ultima. In casa ha lasciato il cellulare, per non essere rintracciato, e durante il tragitto si è sbarazzato dei vestiti sporchi di sangue. Ma il sistema tutor ha immortalato la sua macchina, l'ha seguita fino a Milano. E in stazione Centrale, mentre tentava di salire su un treno per Lugano, i carabinieri lo hanno fermato. "Sì, sono io", ha detto ai militari che lo hanno chiamato per nome. E tra le lacrime si è fatto ammanettare.
Gli abiti sporchi di sangue sono stati trovati vicino a un centro commerciale. A indicare il luogo del ritrovamento è stato lo stesso 24enne durante la confessione. All'appello manca l'arma con cui ha ucciso l'ex compagna, un coltello da caccia, che ha nascosto nella stessa zona.
Nessun commento:
Posta un commento