sabato 20 giugno 2015

TERRORISMO, in un solo anno 33mila morti


WASHINGTON, 20 giugno - In un solo anno, nel 2014, il numero delle vittime di attacchi terroristici è esploso, registrando un'impennata dell'80%, raggiungendo quasi quota 33.000 morti. Il grosso delle vittime e' legato alle barbarie di gruppi come Isis in Iraq e Siria e Boko Haram in Nigeria.
Questi i numeri forniti nell'ultimo rapporto del dipartimento di Stato che indica nel massacro di 670 scitti a Mosul, la seconda città irachena e la prima conquistata da Isis lo scorso giugno, il singolo episodio di violenza di maggiore entità.
  Il rapporto della diplomazia Usa sottolinea come oltre all'impennata del numero delle vittime, 32.700 in se', anche i singoli attacchi siano cresciuti del 35%. L'altra piaga legata al terrorismo di matrice islamica sono i rapimenti: nel 2014 sono state prese in ostaggio 9.400 persone, tre volte il numero dei rapiti nel 2013.
  Nel rapporto si evidenzia come Isis si concentri nell'eliminare le minoranze religiose dell'area, come cristiani e yazidi, oltre nell'uccidere giornalisti occidentrali. Il 2014 ha anche visto l'acuirsi della ferocia delle tecniche terroristiche, decapitazioni e crocifissioni usate come armi di uccisione di massa. Boko Haram, recentemente legatasi ad Isis, si è contraddistinta in omicidi di massa ed il rapimento di bambini nel nord est della Nigeria, nel Camerun settentrionale e nel sud-est del Niger. Il tutto ricorrendo spesso a lapidazioni Al Qaeda è ormai frammentata ma il fallimento di Stati ormai solo di nome, come Yemen, Siria, Libia, Nigeria e Iraq, hanno fatto allargare l'estremismo radicale.

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