ROMA, 20 giugno - "Siamo un milione". A dirlo, all'apertura del Family Day in corso a Roma è il portavoce del comitato "Difendiamo i nostri figli!" Massimo Gandolfini. "Con questo evento - ha spiegato chiediamo che si tuteli e si rispetti la famiglia fondata sul matrimonio e si ribadisca il ruolo centrale dei genitori. Rigettiamo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla destrutturazione dell'identità sessuale dei bambini. Sono teorie senza basi scientifiche".
Quagliariello,dopo diluvio,sole a p.San Giovanni - "Dopo il diluvio, una piazza San Giovanni meravigliosa e piena di sole! La forza della natura! #FamilyDay #stopgender #siamounmilione". Lo scrive su twitter Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra.
"Ci troviamo a dover fare i conti con l'ennesima iniziativa omofoba e di censura condotta ai danni dell'educazione laica all'identità di genere e alla sessualità". E' quanto dichiara Ilaria Lapadre, Responsabile Area Tematica Lgbt dell'Unione degli studenti, commentando il Family day di Roma. "A detta del Comitato promotore della manifestazione, nelle scuole vi sarebbero progetti di educazione alla affettività e sessualità che, col pretesto del contrasto al bullismo e alla discriminazione, veicolerebbero, spesso all'oscuro di madri e padri, teorie frutto d'uno sbaglio della mente umana. Dietro questa affermazione falsa e tendenziosa si cela in realtà la volontà di mantenere il costrutto del genere saldamente ancorato alle sue basi meramente sessuali e biologiche, affinché continui ad essere una gabbia che impone ruoli prefissati e genera violenza, isolamento, emarginazione e discriminazione", prosegue la nota. "Come Unione degli Studenti continueremo a mobilitarci contro chi millanta l'esistenza di un'ideologia gender. Non c'è niente di ideologico nel lottare per il riconoscimento dei diritti LGBTQI. Denunciamo come questo argomento venga usato a mo' di spauracchio da chi vuole colpire tutti coloro che rivendicano la propria libertà di amare e di autodeterminarsi. Ribadiamo l'urgenza di un programma di educazione sessuale laica e di saperi di genere nelle scuole e nelle università, nonché l'aggiornamento dei materiali didattici, in rispetto del Codice Polite, per favorire lo sviluppo dell'identità di genere e rimuovere gli stereotipi presenti in tali strumenti che pesano sulla formazione di ogni studentessa e studente fin dalla tenera età", conclude Lapadre.
Nessun commento:
Posta un commento