PARIGI - Il Territorio della capitale australiana di Canberra in Australia è il posto migliore al mondo per vivere, secondo un rapporto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che ha scomposto i 34 Paesi industrializzati in 362 regioni. Canberra guida la graduatoria regionale, mentre l'Australia è in testa allaclassifica dei Paesi complessivi, seguita dalla Norvegia.
L'OCSE ha usato nove misure di benessere, tra cui il reddito, l'istruzione, l'occupazione, la sicurezza, la salute e l'ambiente, l'impegno civico. Cinque città australiane, tra cui Sydney, Melbourne e Perth sono nella top 10. Altri luoghi top-scoring includono gli stati del New Hampshire e del Minnesota negli Stati Uniti.
All'altra estremità della scala, ci sono 10 stati messicani. A livello Paese, il Messico, la Turchia, l'Ungheria, la Polonia, la Slovacchia sono stati classificati come i luoghi più difficili da vivere.
Lo studio dell'OCSE, anche se non completo, è uno dei pochi ad analizzare la qualità della vita nei Paesi. "Gli ultimi anni hanno visto una crescente consapevolezza che le macro statistiche economiche, come il PIL non forniscono ai responsabili politici un quadro sufficientemente dettagliato delle condizioni di vita della gente comune", ha scritto l'OCSE. "Lo sviluppo di statistiche che possono riflettere meglio l'ampia gamma di fattori che sono importanti per le persone e il loro benessere (il cosiddetto" punto di vista delle famiglie ") è di importanza cruciale per la credibilità e la responsabilità delle politiche pubbliche e per il funzionamento stesso della democrazia. "
Trento |
Entrando più nello specifico, si può avere una idea del posizionamento delle nostre regioni rispetto a quelle dei Paesi industrializzati. Si possono selezionare due parametri (per esempio, l’occupazione e il livello di inquinamento), per vedere come sono posizionate le nostre regione tra loro e rispetto a quelle degli altri paesi. Si possono scegliere per ogni Paese due parametri alla volta o stilare una graduatoria tenendo conto di un solo indicatore. Come riportato da Radiocor, si scopre che mentre la Provincia di Bolzano è nel top 15% delle regioni Ocse per il mercato del lavoro, la Campania è nell’1% con la situazione peggiore. Bolzano è anche nel top 20% Ocse e al primo posto in Italia per reddito, mentre la Campania è ultima nella Penisola e molto vicina al 20% piu’ debole a livello Ocse. Per sicurezza svetta la provincia di Trento che è anche ai massimi livelli Ocse, mentre sul fronte opposto c’e’ la Calabria. Per l’ambiente si distingue la Sardegna, ma solo in quel 60% Ocse di mezza classifica, mentre nel 20% meno ‘ecologico’ figura la Lombardia. Per la sanità ancora Trento al top sia nazionale sia Ocse, mentre la Campania e’ ultima tra le regioni italiane, ma con una posizione di meta’ classifica Ocse. Per impegno civico la palma va all’Emilia Romagna, nel ‘top 20% Ocse”, mentre la Calabria si aggiudica un’altra posizione di coda. Per gli alloggi, la regione migliore è il Friuli Venezia Giulia, a meta’ della classifica Ocse e la Campania e’ nel 20% peggiore. Per l’accesso ai servizi, la palma va nuovamente a Trento (ma solo nella fascia mediana dell’Ocse), mentre la Puglia e’ nel 20% meno favorevole. Per l’istruzione la prima in Italia è il Lazio, ma nella parte inferiore della gamma mediana e la Sardegna è ultima, nel 20% meno istruito dell’Ocse.
Riassumendo la Provincia di Bolzano ha una qualità di vita simile a quella del Ticino, dell’Austria, del dipartimento francese Rhone-Alpes e quella di Trento è simile anche alla regione giapponese del Northern Kanto-Koshin. La Lombardia e’ sui livelli dell’Alsazia e della Carinzia. Invece la Campania e la Calabria sono piu’ assimilabili a Creta o alle isole del Mar Egeo e alla turca Ankara. Come sintetizza, l’Ocse il tasso di disoccupazione piu’ basso in Italia (Bolzano) nel 2013 è del 6,2% e il piu’ alto al 17,8% con una media 2013 del 10,4% contro l’8% Ocse e il reddito varia da un massimo regionale di 19.713 dollari a un minimo di 11.794, con una media nazionale di 16.350 contro la media Ocse di 18.907. Quanto a sicurezza si va dagli 0,4 omicidi ogni 100mila abitanti di Trento agli 1,4 della Calabria, per una media nazionale di 0,9, ben al di sotto – in questo caso meritevolmente – dei 4,1 Ocse. L’impegno civico va dagli 81,4% dei votanti in Emilia alle ultime elezioni all’assai piu’ ridotto 66,2% della Calabria. Nell’istruzione mentre in Lazio il 72,2% della forza lavoro ha almeno un diploma di scuola secondaria, la Sardegna si ferma al 57,4%. In ogni caso la media nazionale e’ del 64,6%, ben al di sotto di quella Ocse, che e’ del 74,6%.
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