E' la città dell'est dell'Inghilterra dove un abitante su 5 è di origini italiane |
BEDFORD - Si dà fuoco alla bandiera italiana |
BEDFORD - Una bandiera italiana data alle fiamme in strada da tifosi inglesi dopo la sconfitta di Coppa del Mondo è al centro di una indagine di polizia. Gli investigatori hanno avviato un'inchiesta sull'incidente che ha avuto luogo a Bedford, nell’est dell’Inghilterra dove uno su cinque residenti è italiano, la percentuale più alta in tutto il paese, figli e nipoti degli emigranti arrivati negli anni ‘50 soprattutto dal sud Italia per lavorare nelle fabbriche di mattoni. Per questo a Bedfrod c’è anche un viceconsole italiano.
Il rogo della bandiera rossa, bianca e verde è avvenuto nelle prime ore dopo il fischio finale di Manaus.
La bandiera avvolta nelle fiamme è stata tenuta in alto, mentre centinaia di tifosi inglesi, usciti dai pub, andavano in corteo in giro per il centro della città malgrado la disastrosa sconfitta.
Alcuni tifosi italiani festanti sono stati visti guidare le loro auto attraverso la città dopo la vittoria. La polizia era presente "in forze" durante e dopo la partita, ma ha detto che non c’erano state violenze tra le tifoserie rivali.
"Oltre ai comportamento chiassosa e alla bandiera bruciata la polizia aveva tutto sotto controllo", ha detto un sostenitore dell’Inghilterra
Anche se non è illegale bruciare bandiere in Gran Bretagna,il gesto può essere classificato come una turbativa dell'ordine pubblico. Un manifestante che aveva dato fuoco alla bandiera degli Stati Uniti nel 2001 era stato condannato in base alla legge sull'ordine pubblico, mala sentenza era stata ribaltata in appello dopo la Convenzione europea dei diritti dell'uomo aveva stabilito che fosse una valida forma di protesta.
La posizione di Bedford è indicata dal cerchietto rosso |
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