mercoledì 19 febbraio 2014

Fazio: penalizzati sugli ascolti per quei minuti iniziali

Fabio Fazio ieri con Letitia Casta
SANREMO - “Quei minuti iniziali con la dimostrazione dei disoccupati – spiega Fazio oggi in conferenza stampa - ha avuto delle conseguenze Sugli ascolti siamo stati penalizzati. Quel prologo evidentemente ha inquietato non solo noi ma anche il pubblico a casa. La cosa mi dispiace ma è anche dimostrazione di un buon senso. Tutto questo ha sconvolto la scaletta, la gara dei Big è partita dopo e si sono inseriti gli slot pubblicitari. Si è verificata la frammentazione delle canzoni e non potevamo fare altro. Stasera cominciamo ordinatamente. La situazione è stata tale non solo da essere imprevedibile ma di essere gestita contemporaneamente, non facevamo altro che ricostruire la scaletta blocco per blocco”.

Gli operai hanno comprato i biglietti dai bagarini - Svelato il mistero su come i disoccupati si siano procurati i biglietti per entrare. Antonio Sollazzo, Salvatore Ferrigno, Marino Marsicano e una donna si sono recati in mattinata in auto a Sanremo. Due hanno comprato i biglietti dai bagarini a 100 euro ciascuno, gli altri due sempre dai bagarini ad un prezzo pare maggiore. Una volta dentro il teatro la donna ha finto un malore, mobilitando la sicurezza. Ecco come i due operai sono riusciti ad approfittare del varco per salire sulla balconata. Tutti sono stati denunciati dalla Questura per violenza privata e sono a piede libero. E' emerso che gli stessi soggetti siano stati già denunciati in passato.


"C'è un dolore diffuso e tanta sofferenza" - Luciana Littizzetto e Fabio Fazio confermano che l'aria è cambiata. “Cerchiamo di costruire un racconto leggero che parla di bellezza - spiega Lucianina - e facciamo una gran fatica a lavorare in un momento molto più complicato dell'anno scorso. Quindi ieri ho avuto questa percezione e anche all'inizio, lo spettacolo in sé è stato scombinato, tutto l'equilibrio che c'era dentro e ha subito uno scossone”. Fazio aggiunge: “C'è tanta rabbia e tanta aggressività. Nei titoli dei giornali quante volte compaiono le parole ira, irato, irascibile? Sono stato in ansia per quei due signori”.

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