sabato 11 gennaio 2014

Calato il consumo di benzina e gasolio anche a Natale

ROMA - Andamento negativo delle vendite di benzina e gasolio anche durante le feste natalizie, periodo generalmente di incremento degli erogati rispetto alle medie annue. La contrazione registrata tra il 23 dicembre e il 6 gennaio riflette la linea di tendenza negativa dell'anno appena concluso.
Nel 2013 i consumi di benzina sono diminuiti mediamente del 5,7%, quelli di gasolio del 4,7% rispetto al 2012. Lo rileva una ricerca Faib-Confesercenti su dati Mise.
Peggio è andata sulla rete delle compagnie, dove si registrano perdite tra il 15 e il 30%. Dicembre, sottolinea la ricerca, "conferma la tendenza al ribasso delle vendite, smentendo la tradizionale fase di recupero che in genere andava a migliorare la media annua, con un'ulteriore sofferenza sulla rete carburanti. E le prospettive non appaiono incoraggianti".
In questo scenario di continuo aumento della pressione fiscale sulla benzina, "i consumi di carburanti sono destinati a calare ulteriormente, mettendo ancora in più in difficoltà i gestori degli impianti, che per il 50% sono già indebitati a causa dell'andamento negativo del mercato, mentre cominciano a vedersi impianti chiusi o abbandonati". Così Martino Landi, presidente della Faib-Confesercenti, commentando i dati diffusi. "Ma a rimetterci questa volta - sottolinea - sarà anche lo Stato che forse potrebbe imparare la lezione che a furia di aumentare accise e Iva, diventato il metodo privilegiato per tappare i buchi che si aprono nel bilancio, i conti non tornano".

"Stando ai numeri - prosegue Landi - con l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% e con quello dell'accisa su benzina, da 728.4 a 730.8 su 1000 litri, e su gasolio, da 617.4 a 619.8 su 1000 litri (effetto del rincaro deciso dal 'decreto del fare', Dl 69/2013, e attuato con un provvedimento del Direttore Centrale dell'agenzia Dogane-Monopoli del 24 dicembre, ndr), è probabile che i consumi continueranno a contrarsi. Ipotizzando nel 2014 un calo analogo a quello del 2013, l'incremento delle accise e dell'Iva non porterebbe ad un aumento di gettito, anzi ci sarebbe, a parità dei prezzi dei combustibili, una riduzione da 15.9 a 15.3 miliardi".

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