BANGKOK - La Corte internazionale di giustizia dell'Onu ha attribuito alla Cambogia parte della sovranità del territorio circostante il tempio di Preah Vihear, reclamato anche dalla Thailandia in una disputa che va avanti da decenni. Con un verdetto raggiunto all'unanimità, e non appellabile, i giudici dell'Aja hanno deciso che "il promontorio di Preah Vihear" - parte dei 4,6 km quadrati contesi con la Thailandia - appartiene alla Cambogia, e che l'esercito di Bangkok deve ritirare le truppe.
Grazie al panorama di cui si può godere dal tempio, Preah Vihear è il più spettacolare dei templi risalenti all'impero Khmer durato sei secoli. In quanto edificio simbolo della vita spirituale dell'impero, venne sostenuto e modificato da numerosi re, per cui vanta numerosi stili architettonici. Preah Vihear è anomalo per il fatto di essere stato costruito lungo l'asse nord-sud, piuttosto che essere diretto ad est come tutti gli altri templi Khmer. Il tempio prende il nome dalla provincia di Preah Vihear in cui è situato. Si trova su un'altura dei monti Dângrêk, tra la Provincia di Preah Vihear (Cambogia) e la Provincia di Sisaket (Thailandia).
La costruzione del primo tempio in questo luogo iniziò all'inizio del IX secolo; i vari templi che si sono succeduti sono stati tutti dedicati al culto induista del dio Shiva. Del tempio attuale, le parti più antiche risalgono al periodo Koh Ker (inizio del X secolo), quando la capitale dell'impero era l'omonima città. Oggi si trovano elementi di stile Banteay Srei, acnh'essi del X secolo, ma la maggior parte del tempio è stato eretto durante i regni di re Suryavarman I(1002-1050) e di re Suryavarman II (1113-1150). Un'iscrizione ritrovata all'interno del tempio fornisce un resoconto dettagliato del periodi di Suryavarman II, approfondendone i rituali religiosi, le festività, ed elencando alcuno doni quali parasoli bianchi, scodelle d'oro ed elefanti. Lo stesso Brahman si interessò al tempio, sempre secondo l'iscrizione, facendogli dono di una statua d'oro raffigurante una Shiva danzante.
Nessun commento:
Posta un commento