CAGLIARI - Nuova allerta da parte della Protezione civile in vista dell'ondata di maltempo attesa per oggi: dopo una breve tregua torna infatti a piovere sulla già devastata Sardegna, dove da venerdì arriverà anche la neve oltre gli 8-900 metri. Il nubifragio che ha spazzato l'isola fra lunedì e martedì ha causato la morte di 16 persone.
La tregua concessa mercoledì dal maltempo ha iniziato a far tornare alla normalità le varie zone della Sardegna colpite dal nubifragio, con una netta diminuzione delle persone evacuate. Attualmente gli sfollati, infatti, sono 747, di cui 270 alloggiati nei vari centri di accoglienza creati in palestre, scuole, parrocchie e strutture alberghiere. Sono, invece, scese a 477 le persone che hanno trovato rifugio a casa di amici, parenti o conoscenti. Al bilancio manca il dato degli sfollati della zona che ha visto il maggior numero di morti, Olbia, ma anche nella città gallurese, assicura la Protezione civile, il trend è in costante diminuzione. Continuano, intanto, gli interventi di messa in sicurezza della zone flagellate dal nubifragio, in particolare nell'Oristanese (a Uras, Terralba, Laconi, Palmas Arborea), nel Nuorese e in Gallura.
Il Consiglio dei ministri ha proclamato per oggi, giovedì 21 novembre, un giorno di lutto nazionale per l'alluvione in Sardegna. In tutto il Paese si renderà omaggio alle vittime del ciclone che ha sconvolto l'isola.
Avviate 2 inchieste per disastro colposo - Intanto sono scattate due inchieste per disastro colposo, una nella Procura della Repubblica di Tempio Pausania, l'altra in quella di Nuoro. La magistratura inquirente hanno richiesto alle amministrazioni maggiormente coinvolte nella catastrofe di lunedì i progetti, le delibere e tutto quanto possa consentire di far chiarezza su opere stradali, manufatti, edifici, strutture e pianificazioni urbanistiche che hanno visto la luce negli ultimi anni.
La tregua concessa mercoledì dal maltempo ha iniziato a far tornare alla normalità le varie zone della Sardegna colpite dal nubifragio, con una netta diminuzione delle persone evacuate. Attualmente gli sfollati, infatti, sono 747, di cui 270 alloggiati nei vari centri di accoglienza creati in palestre, scuole, parrocchie e strutture alberghiere. Sono, invece, scese a 477 le persone che hanno trovato rifugio a casa di amici, parenti o conoscenti. Al bilancio manca il dato degli sfollati della zona che ha visto il maggior numero di morti, Olbia, ma anche nella città gallurese, assicura la Protezione civile, il trend è in costante diminuzione. Continuano, intanto, gli interventi di messa in sicurezza della zone flagellate dal nubifragio, in particolare nell'Oristanese (a Uras, Terralba, Laconi, Palmas Arborea), nel Nuorese e in Gallura.
Il Consiglio dei ministri ha proclamato per oggi, giovedì 21 novembre, un giorno di lutto nazionale per l'alluvione in Sardegna. In tutto il Paese si renderà omaggio alle vittime del ciclone che ha sconvolto l'isola.
Avviate 2 inchieste per disastro colposo - Intanto sono scattate due inchieste per disastro colposo, una nella Procura della Repubblica di Tempio Pausania, l'altra in quella di Nuoro. La magistratura inquirente hanno richiesto alle amministrazioni maggiormente coinvolte nella catastrofe di lunedì i progetti, le delibere e tutto quanto possa consentire di far chiarezza su opere stradali, manufatti, edifici, strutture e pianificazioni urbanistiche che hanno visto la luce negli ultimi anni.
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