ANTALYA, 16 novembre - "L'Isis è il volto del male. Dobbiamo distruggerlo": lo ha detto Barack Obama nella conferenza stampa al termine del G20.' 'L'Isis non e' uno stato ma un gruppo di killer'' e la lotta contro l'Isis e' ''non convenzionale'' afferma Obama, sottolineando che il successo richiederà la fine della guerra in Siria. ''Siamo uniti di fronte alla minaccia dell'Isis E abbiamo raggiunto un nuovo accordo per semplificare la condivisione di informazioni di intelligence e militare con la Francia per prevenire nuovi attacchi".
"I fatti di Parigi ci dicono che non basta colpire l'Isis in Siria e Iraq. Sappiamo che la battaglia contro l'Isis è di lungo termine" e "ci stiamo muovendo per ridurre le loro fonti di finanziamento", ha proseguito Obama, sottolineando come la strategia "richiede tempo, ma dobbiamo intensificare le nostre strategie contro ogni singolo gruppo terroristico", ha proseguito sottolineando che "l'invio di truppe di terra in Siria sarebbero un 'errore.
"C'e' accordo sulla necessita' di fare di più per il popolo siriano e i rifugiati'', sottoilinea il presidente americano affermando che ''chiudere la porta ai rifugiati sarebbe tradire i nostri ideali. L'Isis non rappresenta l'Islam, anzi la stragrande maggioranza delle vittime del terrorismo è musulmana, gli stereotipi sono controproducenti. Molti rifugiati sono vittime del terrorismo. Tutti i Paesi devono controllare ma accettare ed accogliere i rifugiati", ha esortato il presidente USA lanciando un appello agli alleati "per intensificare il loro contributo alla lotta all'Isis". Le loro risorse sono necessarie "per prevenire un ulteriore flusso di combattenti da Siria e Iraq"
LA BOZZA DEL G20 - "Condanniamo con forza gli attacchi terroristici a Parigi ed Ankara: sono un inaccettabile affronto contro a tutta l'umanità". Lo sottolinea la bozza finale del G20 sul terrorismo esprimendo condoglianze alle vittime e riaffermando la lotta al terrore "in ogni forma e con qualsiasi mezzo sia necessario".
"Siamo uniti nella lotta al terrorismo" che non può essere "giustificato in nessuna forma", prosegue la bozza sottolineando che si tratta della principale "priorità per tutti i paesi" da affrontare "insieme, con un lavoro comune" in stretto accordo con il ruolo centrale delle Nazioni Unite e le sue leggi su diritti umani e rifugiati. Il contrasto al terrorismo deve continuare "a far parte di un approccio complessivo", finalizzato anche alle ragioni strutturali del fenomeno.
Il G20 si impegna nella lotta per contrastare "i canali di finanziamento del terrorismo, in particolare per quanto riguarda la cooperazione nello scambio di informazioni, il congelamento degli asset dei terroristi e sanzioni verso i regimi che finanziano".
"Siamo uniti nella lotta al terrorismo" che non può essere "giustificato in nessuna forma", prosegue la bozza sottolineando che si tratta della principale "priorità per tutti i paesi" da affrontare "insieme, con un lavoro comune" in stretto accordo con il ruolo centrale delle Nazioni Unite e le sue leggi su diritti umani e rifugiati. Il contrasto al terrorismo deve continuare "a far parte di un approccio complessivo", finalizzato anche alle ragioni strutturali del fenomeno.
Il G20 si impegna nella lotta per contrastare "i canali di finanziamento del terrorismo, in particolare per quanto riguarda la cooperazione nello scambio di informazioni, il congelamento degli asset dei terroristi e sanzioni verso i regimi che finanziano".
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