PECHINO, 2 giugno - E' di cinque morti e 441 dispersi il bilancio del naufragio di un traghetto, la Stella d'Oriente, avvenuto nella notte nel fiume Yangtze in Cina, nella provincia centrale di Hubei. Dodici persone sono state tratte in salvo finora, secondo la tv di stato CCTV, mentre continuano i soccorsi. Sulla nave, colpita da un ciclone, viaggiavano 458 persone, tra cui 406 passeggeri cinesi, cinque dipendenti di agenzie di viaggio e 47 membri di equipaggio. Tra le persone tratte in salvo ci sono il comandante e il capo ingegnere, che sono stati arrestati.
La nave è rovesciata in 15 metri d'acqua, con una parte del suo scafo visibile dalla riva. Secondo il "People's Daily", il quotidiano ufficiale di Pechino, "alcuni passeggeri sono ancora vivi" perché' si e' sentito battere contro lo scafo della nave, che è colata a picco alle 21,28 locali (le 15,58 in Italia) perche' investita da un ciclone. La'Dongfangzhixing', che aveva a bordo 405 turisti cinesi tra i 50 e gli 80 anni di Shanghai, sarebbe affondata in soli due minuti, in cui non si e' fatto in tempo a lanciare alcuna richiesta di aiuto. Sette persone sono riuscite a nuotare fino a riva per allertare le autorita'.
Il presidente cinese Xi Jinping ha ordinato a un gruppo di lavoro del Consiglio di Stato di correre al sito per guidare il lavoro di ricerca e soccorso e ha ordinato di compiere tutti gli sforzi di ricerca e soccorso e di gestire correttamente le conseguenze.
Ha ordinato anche di rinforzare le misure di sicurezza pubblica in navigazione.
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