ROMA, 2 gennaio - Potrebbe essere dimesso in giornata dall'istituto Spallanzani il medico italiano di Emergency che era stato infettato dal virus Ebola in Sierra Leone. Le condizioni del medico sono notevolmente migliorate nell'ultimo periodo e, secondo quanto si apprende, il paziente potrebbe dunque uscire dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive già in giornata.
Il medico di Emergency era stato ricoverato all'Istituto Spallanzani il 25 novembre, dopo essere stato trasportato in urgenza dall'Aereonautica Militare italiana dalla Sierra Leone, dove operava presso un centro di Emergency e dove era stato colpito dal virus.
Dopo alcuni giorni dal ricovero le condizioni del paziente si erano improvvisamente aggravate, richiedendo il trasferimento nell'Unità di Rianimazione ad alto isolamento. Successivamente il quadro clinico ha iniziato a mostrare significativi miglioramenti, fino ad arrivare ad una condizione definita dai medici come buona.
Curato con trattamenti sperimentali - Il medico italiano è stato sottoposto ad una serie di trattamenti sperimentali per il virus Ebola, dal momento che non esiste ancora una terapia standard contro tale patologia. I farmaci sperimentali, incluso il plasma derivato da sangue di pazienti guariti da Ebola, sono stati ottenuti grazie ad una collaborazione internazionale che ha visto anche l'impegno di una speciale unità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il medico di Emergency era stato ricoverato all'Istituto Spallanzani il 25 novembre, dopo essere stato trasportato in urgenza dall'Aereonautica Militare italiana dalla Sierra Leone, dove operava presso un centro di Emergency e dove era stato colpito dal virus.
Dopo alcuni giorni dal ricovero le condizioni del paziente si erano improvvisamente aggravate, richiedendo il trasferimento nell'Unità di Rianimazione ad alto isolamento. Successivamente il quadro clinico ha iniziato a mostrare significativi miglioramenti, fino ad arrivare ad una condizione definita dai medici come buona.
Curato con trattamenti sperimentali - Il medico italiano è stato sottoposto ad una serie di trattamenti sperimentali per il virus Ebola, dal momento che non esiste ancora una terapia standard contro tale patologia. I farmaci sperimentali, incluso il plasma derivato da sangue di pazienti guariti da Ebola, sono stati ottenuti grazie ad una collaborazione internazionale che ha visto anche l'impegno di una speciale unità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nessun commento:
Posta un commento