martedì 17 giugno 2014

Kenia, nuovo attacco di al Shabab, 10 morti. "Stranieri, state lontani, il Paese è una zona di guerra"


NAIROBI - Il gruppo terroristico Shabaab, che lunedì aveva invitato turisti e stranieri a evitare il Kenya "per la loro sicurezza", ha rivendicato un nuovo attacco che ha fatto almeno 15 morti nel villaggio di Poromoko, vicino a Mpeketoni, bersaglio nella notte tra domenica e lunedì di un altro ben più sanguinoso attacco. Il portavoce militare degli Shabaab, Abdulaziz Abu Musab, ha parlato di "20 morti, la maggior parte dei quali poliziotti e ranger del Kenya", ma il bilancio non è confermato dalla polizia. Diverse case sono state bruciate.
Gli uomini armati hanno fatto irruzione durante la notte. Il Gruppo al-Shabab in Somalia ha detto di aver effettuato l'attacco,e che le sue "operazioni in Kenya continuerà".
I terroristi hanno ribadito che "il Kenya è ora ufficialmente una zona di guerra e come tale tutti i turisti stranieri che visitano il paese lo fanno a loro rischio e pericolo. Per la loro sicurezza dovrebbero stare lontani dal Kenia."
Al-Shabab ha ribadito che era una vendetta per la presenza di truppe keniane in Somalia e per l'uccisione dei musulmani. Il Kenya ha inviato truppe in Somalia nel 2011 per aiutare i deboli governi,  appoggiato dalle Nazioni Unite.
Ricordiamo che almeno 48 persone sono state uccise domenica notte da al Shabab nell’attacco a un hotel e a una stazione di polizia a Mpeketoni, la città della costa molto vicina all’isola turistica di Lamu, molto frequentata dagli stranieri. Ma la città in sé non è una destinazione turistica.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno emesso avvisi ai loro cittadini per tenere lontano da parti della costa keniota. La Farnesina “rinnova l’invito a tutti i connazionali presenti a qualsiasi titolo in Kenya ad essere vigili ed a limitare gli spostamenti, evitando la frequentazione di luoghi di culto, edifici pubblici, eventi sportivi e, nei limiti del possibile, l'utilizzo dei trasporti pubblici (bus, "matatu" e relative stazioni, che nelle ultime settimane sono stato oggetto di attacchi terroristici). Nei giorni e nelle ore di maggiore affluenza, occorrerà inoltre evitare punti di abituale ritrovo, centri commerciali e locali notturni frequentati da cittadini stranieri”.

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