sabato 7 giugno 2014

A Roma il Gay Pride. Il sindaco Marino: presto le unioni civili


ROMA -C'è anche un cartone a grandezza naturale di Matteo Renzi a guidare il corteo di Roma del Gay Pride, dove si sono radunati tantissimi partecipanti. Il presidente del Gay Center, Fabrizio Marrazzo, spiega: "Ironicamente lo portiamo al Pride. Con il suo 40% dovrebbe lottare per i nostri diritti. Per ora, nonostante le promesse della campagna elettorale non ha fatto nulla. Speriamo che cambi verso". In prima fila il sindaco Ignazio Marino.
"Io sto incalzando la politica italiana da molti anni. Credo che le mie idee siano molto chiare: l'amore deve fare premio su tutto. Roma deve essere guida orgogliosa della nostra Repubblica", dichiara il primo cittadino.  La presenza al corteo non "salva" però Marino da qualche critica: "Al Comune di Roma chiediamo il mantenimento dell'impegno preso sull'istituzione del registro delle Unioni Civili e che, come hanno già fatto Fano, Grosseto e Latina, trascriva i matrimoni tra persone dello stesso sesso che si sono celebrati all'estero. Il Consiglio Comunale e gli ufficiali dell'anagrafe si sveglino!". Lo dice il portavoce del Roma Pride 2014, Andrea Maccarrone. 
Ma è lo stesso sindaco a "rispondere" alle critiche dicendo, a margine della sfilata: "Subito dopo il voto sul bilancio calendarizzeremo in Consiglio comunale la delibera sulle unioni civili, ma non è sufficiente. Dobbiamo spingere sul Parlamento affinché l'Italia superi questa vergogna di essere rimasta indietro rispetto al resto dell'Unione europea". 
 Si schiera con i manifestanti il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "L'Italia ascolti le storie e le voci del Pride. E' tempo di pari diritti e pari dignità per tutte e tutti", scrive su Twitter.

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