venerdì 21 marzo 2014

LA STORIA “Dalla scialuppa vidi il Titanic affondare, grida, grida orribili. Poi, il buio totale”

Comperata all'asta la lettera di una cameriera francese che accompagnava una miliardaria americana e che si salvò assieme alla sua padrona "Scene orribili, gesti d'amore sublimi". Un racconto "in diretta" straziante e soprattutto vero


LONDRA - Un racconto di prima mano e straziante del momento in cui il Titanic il 15 aprile 1912 affondò è stato scoperto in una lettera scritta da una cameriera francese che sopravvisse al disastro.
La lettera, scritta in francese e datata 8 agosto 1955 - più di 43 anni da quando il Titanic affondò nel Nord Atlantico durante il suo viaggio inaugurale - è di una donna di nome Rose Amelie Icardi e descrive scene di "orrore" e di "eroismo sublime" mentre i passeggeri cercavano di fuggire dalla nave che affonda.

La signorina Icardi era la cameriera di una ricca passeggera americano di nome Marta Stone, vedova del presidente della compagnia telefonica canadese Bell. Erano salite a bordo del Titanic come passeggere di prima classe a Southampton per ritornareo negli Stati Uniti dopo una lunga vacanza in Europa
La coppia riuscì a fuggire dalla nave che affondava in una scialuppa di salvataggio e venne salvata dalla nave Carpathia, e poi portata a New York.
Si pensa che Rose Amele abbia scritto la lettera alla figlia di un'altra donna la cui madre era pure lei sopravvissuta al disastro.
La missiva, scritta in inchiostro blu, si rivolge a una donna  chiamata signora Ausein, anche se il nome è un poco chiaro e nessuno di quel nome compare nella lista dei sopravvissuti ed è emersa dopo che un utente della comunità online Reddit ha chiesto un aiuto nella traduzione di una serie di lettere scritte da Miss Icardi che aveva comprato a un'asta circa due anni fa.
Anche se deve essere ancora autenticata, se reale, la lettera fornisce un resoconto di prima mano vivido della tragica notte del Titanic. La signorina Icardi racconta come anche 43 anni dopo la tragedia del 15 aprile 1912, avesse ancora incubi su quella notte.
Ha scritto:. "Verso le 23:00 la signora Stone ed io siamo andate a letto Tre quarti d'ora più tardi, una botta terribile ci ha buttato fuori dal letto. Eravamo intenzionati a scoprire cosa stava accadendo, quando un ufficiale di passaggio ci ha detto 'Non è niente, tornare alla vostra cabina.' Ho risposto 'Ascoltate quel rumore forte, sembra acqua che scorre nella nave.'
"Al nostro ritorno alla cabina ho visto che la nostra vicina di cabina era già tornata a letto. Ma sua figlia è arrivata in preda  al panico, urlando 'Mamma, veloce veloce, via, via, è molto grave.' Ho aiutato la signora Stone di vestirsi, lei ha preso la sua ciambella di salvataggio e mi ha detto 'vieni, presto’. Tremavo, e ancora in vestaglia, ho preso un cappotto, la mia ciambella e l’ho seguita  sul ponte."
La signorina Icardi descrive come fosse riuscita a recuperare la sua coperta da viaggio e un cappotto di pelliccia che aveva lasciato sulla sua poltrona nella prima giornata e di come questi due oggetti l’avessero protetta dal freddo artico terribile.
Lei racconta anche come aveva rischiato di rimanere intrappolata sotto coperta dopo aver tentato di tornare nella sua cabina per recuperare i gioielli della sua padrona.
Ha aggiunto: "Ci siamo sentiti sotto i nostri piedi il ponte piegarsi verso le profondità quando sono tornato sottocoperta per recuperare i gioielli, ma per fortuna, ho scelto la tromba delle scale sbagliata e ci siamo ritrovate sul ponte a metà strada. Fortunatamente per me, perché io non sarei mai tornata in supeficie. In quel momento abbiamo assistito a scene indimenticabili in cui orrore si è miscelato con l'eroismo più sublime. Donne, ancora in abiti da sera, alcune appena fuori dal letto, appena vestite, scarmigliate, sconvolte. Il Comandante Smith gridò: ‘Prima le donne e i bambini’. Ufficiali e marinai stavano guidando le donne e i bambini  verso le scialuppe di salvataggio."
Rose Amelie racconta anche i dettagli di scene strazianti a bordo come quelle di mogli messe a bordo di scialuppe di salvataggio, costrette a lasciare i loro mariti a bordo a morire nella nave che affondava.
La signorina Icard scrive: "Vicino a me c'erano due anziani, il signore e la signora Straus, proprietari della grande negozio Macy di New York. Lei rifiutò di andare in barca dopo aver aiutato la sua cameriera, mise le braccia intorno al collo del marito, dicendogli: 'Siamo sposati da 50 anni, non ci siamo mai lasciati , voglio morire con te. Semi-cosciente, in una barca vicina venne messa la giovane moglie del miliardario J. Jacob Astor, di ritorno dal loro viaggio di nozze. Lei aveva 20 anni, lui 50. Lei si aggrappò a lui, che fu costretto a spingerla via con la forza. "
Ha aggiunto: "Ci furono gesti sublimi, uno sconosciuto slacciò la cintura di sicurezza per darla a una vecchia donna che non riusciva a trovare un posto in tutta la barca, e le disse 'Pregate per me'.
"Il miliardario Benjamin Guggenheim, dopo aver aiutato il salvataggio di donne e bambini, si preparò a morire, con una rosa rossa all'occhiello dello smoking".
A un certo punto l'equipaggio cantò un inno per aiutare a sollevare gli spiriti dei passeggeri spiriti prima che le scialuppe di salvataggio venissero abbassate.
Quelli che erano stati fortunati da essere in una delle scialuppe di salvataggio vennero poi invitati a remare velocemente per allontanarsi del Titanic che affondava.

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La signorina Icardi descrive anche come avesse scoperto un giovane nascosto nel fondo della scialuppa di salvataggio e poi l'orrore di vedere il Titanic scivolare sotto le onde.
Ha scritto: "Ho preso i remi e remato con tanta energia che le mie mani sanguinavano e i miei polsi erano paralizzati, perché abbiamo dovuto fare in fretta per sfuggire all'enorme baratro che stava per essere aperto quando il Titanic sarebbe affondato. E’ stato in quel momento che ho notato che qualcuno era nascosto sotto di me. Non ho avuto la forza di rivelare la sua presenza. Non ho mai saputo chi fosse l'uomo che si era salvato in questo modo. Improvvisamente, si fece buio, totale e imperscrutabile. Solo grida, grida orribili, orrendi scricchiolii della nave e poi il nulla. Qualche volta, 43 anni dopo la tragedia, me lo sogno ancora "
La signorina Icardi è stato una delle sole 745 persone sopravvissute dei 2229 passeggeri e membri dell'equipaggio che erano a bordo del Titanic.
Finalmente venne salvata dal Carpathia il giorno successivo, ma forse l'immagine più chiara è la calma serena che lei descrive durante l'alba, la mattina dopo il disastro.
Ha detto: "Dopo quella notte di terrore e prima dell'arrivo del Carpathia, la nostra barca e alcune altre tornarono sulla scena della tragedia. Le acque erano calme e nude, e nulla poteva suggerire che il gigante del mare era stato inghiottito lì. Di fronte a noi, due cattedrali di ghiaccio che sotto il primo sole offrivano uno spettacolo di rara bellezza. Ma erano state i killer".
La signorina Icardi ha scritto questa lettera nel 1955 dalla sua casa a Grenoble dopo essere stata incoraggiata dalla sua famiglia a raccontare i suoi ricordi della tragedia.
Morì nel luglio del 1964 e fu il francese più anziano sopravvissuto al disastro. Le sue lettere sono state vendute all'asta dalla famiglia di Rose Amale circa due anni fa. 

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