venerdì 14 marzo 2014

Influenza in calo, ma non è ancora finita

ROMA - L'epidemia di influenza è in fase calante ma è ancora presto per sentirsi "al sicuro". Lo afferma l'Istituto Superiore di Sanità, secondo cui, anche se quest'anno il picco è stato tra i più bassi degli ultimi anni, la durata è invece maggiore. Fino a ora sono stati circa 3 milioni e 700mila i casi di influenza registrati quest'anno in Italia.
Gli ultimi dati - Il quadro emerge dal bollettino settimanale della rete Influnet del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps); il rapporto si riferisce al periodo compreso tra il 3 e il 9 marzo. In questo lasso di tempo il numero di casi è sceso a 3,53 ogni mille assistiti, che corrispondono a circa 210mila in più per un totale, dall'inizio dell'epidemia, di 3 milioni e 700mila casi.

Fasce d'età – I più colpiti sono sempre i bambini tra 0 e 4 anni, fascia dove si hanno ancora 8,3 malati ogni mille abitanti. Al contrario, i meno colpiti sono gli over 65 con 1,45.

Durata maggiore - Solitamente, tranne alcuni anni particolarmente difficili, il tasso di contagio in questo periodo è più basso, non superando i 3 casi per mille. Il rapporto dell'Istituto di Sanità conferma che "il picco di incidenza, raggiunto nell'attuale stagione, è inferiore a quello osservato nella maggior parte delle precedenti stagioni influenzali, tuttavia si osserva una maggiore durata del periodo epidemico".

In Europa - Secondo l'Ecdc, a livello europeo la situazione è mista. In Grecia e Finlandia si registra ancora un'epidemia di alta intensità, in altri dieci paesi l'intensità è media, mentre in Italia risulta bassa.

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