sabato 1 marzo 2014

Fotografa italiana che documentava i disordini a Caracas arrestata dalla polizia

Francesca Commissari (El Nacional)
ROMA - La fotografa italiana residente in Venezuela, Francesca Commissari, è stata fermata ieri dalla polizia venezuelana mentre copriva gli incidenti avvenuti in piazza Altamira a Caracas per il quotidiano El Nacional,  con il quale collabora. Lo riferisce il Sindacato nazionale dei lavoratori della stampa (Sntp). In vari tweet l'organizzazione sindacale conferma che la fotografa si trova in un commissariato di polizia, che è stata raggiunta da un avvocato, e che il consolato italiano nella capitale venezuelana è stato informatoAttraverso l'account Twitter @ Mrlz_Crdv,la stessa  Commisari ha avvisato un collega che era stata arrestata, privata delle sue attrezzature e trasferita in una installazione militare.
Secondo quanto riporta la tv di Stato Vtv, la Guardia Nazionale avrebbe effettuato una vasta "operazione speciale" arrestando 41 persone, "delle quali 8 straniere", con l'accusa di "terrorismo internazionale. Le autorità non hanno ancora confermato questa informazione né fornito dettagli sugli stranieri arrestati nel corso dei violenti scontri di venerdì nella piazza di Altamira, nel quartiere chic di Chacao, ad est di Caracas.
Un fotografo, che ha preferito l'anonimato, ha raccontato come è stata arrestata Francesca. "Eravamo in Altamira, abbiamo fotografato quello che stava accadendo quando improvvisamente messi della polizia si sono mossi e cominciammo tutti a correre. In mezzo alla confusione, ci siamo persi l'un l'altro. Sono riuscito a entrare in un edificio,  lei non era con me, ha iniziato a chiamare e inviare messaggi, ma non ha mai avuto risposta. Più tardi, via Twitter, ho cominciato a chiamare tanti amici giornalisti e colleghi per vedere se sapessero dove fosse perché erano con lei, ma Francesca era scomparsa. Più tardi, solo via Twitter, è stato confermato che è stata arrestata". Il fotografo ha aggiunto: "Sembra che la Guardia Nazionale l'abbia risnchiusa a Fort Tiuna. Dicono gli avvocati che potrebbe essere espulsa perché non era registrata come un giornalista".

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