L'attuale villaggio di capanne a Caprera |
CAGLIARI - Il Club Med non realizzerà il suo villaggio a cinque stelle sulla Sardegna. Il tour operator ha infatti restituito alla Regione le chiavi dell'area demaniale di Caprera che aveva ottenuto in concessione dal 1954 e sulla quale - a Cala Garibaldi - sorge un vecchio villaggio di tucul che Club Med avrebbe voluto trasformare in un club up level.
Tuttavia il progetto di riqualificazione per il quale l'operatore aveva stanziato 40 milioni di euro, è rimasto bloccato per anni, tanto che Club Med ha deciso per la risoluzione del contratto concordata con la Regione. Dal 2006 il gruppo ricettivo versava nelle casse cagliaritane 210 mila euro di canone. Un costo che il Club Mediterranée era certo di poter sostenere dopo aver trasformato il villaggio di capanne in hotel a 5 stelle. Una riqualificazione fortemente voluta dal direttore generale del Med, Henri Giscard d'Estaing, figlio dell'ex presidente Valery.
Tuttavia il progetto di riqualificazione per il quale l'operatore aveva stanziato 40 milioni di euro, è rimasto bloccato per anni, tanto che Club Med ha deciso per la risoluzione del contratto concordata con la Regione. Dal 2006 il gruppo ricettivo versava nelle casse cagliaritane 210 mila euro di canone. Un costo che il Club Mediterranée era certo di poter sostenere dopo aver trasformato il villaggio di capanne in hotel a 5 stelle. Una riqualificazione fortemente voluta dal direttore generale del Med, Henri Giscard d'Estaing, figlio dell'ex presidente Valery.
Ma il progetto, presentato ai tempi della giunta di Renato Soru e poi riproposto in altre quattro versioni, si è arenato negli uffici dell’assessorato all’Urbanistica. E lì è rimasto anche per tutti e 5 gli anni della legislatura di Ugo Cappellacci.
Dopo aver tentato più volte di sbloccare la situazione, il Club Med ha deciso per l’addio. La lentezza della macchina burocratica sarda ha spinto il gruppo francese ad abbandonare anche gli investimenti ipotizzati nel resto della Sardegna a Orosei e nel cagliaritano.
E nello spazio sul mare di Caprera occupato dai tucul già si concentrano gli appetiti di rampanti imprenditori del turismo.
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