TOKIO - La Tepco, società giapponese che gestisce il disastrato impianto nucleare di Fukushima, per la prima volta oggi ha ammesso che acque radioattive accumulate sotto la centrale sono finite nell'Oceano Pacifico.
La Tepco, tuttavia, ha sostenuto che l'impatto della perdita radioattiva, in gran parte proveniente dai basamenti degli edifici dei reattori, sia limitato, in considerazione del fatto che "non ci sono tassi di aumento anomalo della radioattività".
L'ammissione arriva all'indomani dell'ampia vittoria dei liberaldemocratici del premier Shinzo Abe e degli alleati del New Komeito alle elezioni di rinnovo parziale della Camera Alta, in gran parte favorevoli al riavvio dei reattori nucleari.
Già da diverso tempo i valori sulla radioattvità nelle acque della falda sotto la centrale devastata dal sisma/tsunami dell'11 marzo 2011 hanno mostrato valori in netto rialzo, fino a moltiplicare per 110 le percentuali di cesio 134 nei campioni raccolti tra oceano e reattori.
L'ammissione arriva all'indomani dell'ampia vittoria dei liberaldemocratici del premier Shinzo Abe e degli alleati del New Komeito alle elezioni di rinnovo parziale della Camera Alta, in gran parte favorevoli al riavvio dei reattori nucleari.
Già da diverso tempo i valori sulla radioattvità nelle acque della falda sotto la centrale devastata dal sisma/tsunami dell'11 marzo 2011 hanno mostrato valori in netto rialzo, fino a moltiplicare per 110 le percentuali di cesio 134 nei campioni raccolti tra oceano e reattori.
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