Una spiaggia di Marsa Alam |
ROMA - Sono 76mila - secondo i dati di Astoi Confindustria Viaggi, l'associazione di categoria che raggruppa i maggior tour operator - le partenze dall'Italia verso le localita' balneari del Mar Rosso in questo mese di luglio. In questo periodo sono circa 10mila a settimana i turisti verso Sharm El Sheikh, 8mila a Marsa Alam, e un migliaio a Hurgada. ''I nostri soci non ricevono richieste di cancellazione, ma la situazione e' fluida e siamo alla finestra per vedere come vanno le prenotazioni future''.
"La situazione sul Mar Rosso è tranquilla. Non abbiamo avuto nessuna richiesta di cambio di destinazione". Flavia Franceschini, direttore generale di Astoi Confindustria Viaggi, interviene alla trasmissione Salvadanaio di Radio 24 (andata in onda oggi con una puntata dedicata proprio alle conseguenze dei fatti in Egitto sul mercato turistico) chiarendo la situazione della meta.
"Località come Marsa Matrouh o Hurgada sono tranquille. Non lo diciamo 'pro domo nostra', è semplicemente la verità".
Franceschini ha poi chiarito, nel corso di un dibattito con il legale di Confconsumatori, avvocato Carmelo Calì, la posizone dell'associazione per quanto riguarda i rimborsi in caso di cambio di destinazione. "Se si sa che la situazione è tranquilla, non ci sono motivi per non applicare le condizioni generali di contratto". Il direttore generale di Astoi ha poi sottolineato che lo sconsiglio della Farnesina riguarda unicamente località del cosiddetto 'Egitto classico', mentre lo stesso Ministero degli esteri, nelle sue comunicazioni, ha tranquillizzato sulla situazione dell'Egitto balneare.
Franceschini ha poi chiarito, nel corso di un dibattito con il legale di Confconsumatori, avvocato Carmelo Calì, la posizone dell'associazione per quanto riguarda i rimborsi in caso di cambio di destinazione. "Se si sa che la situazione è tranquilla, non ci sono motivi per non applicare le condizioni generali di contratto". Il direttore generale di Astoi ha poi sottolineato che lo sconsiglio della Farnesina riguarda unicamente località del cosiddetto 'Egitto classico', mentre lo stesso Ministero degli esteri, nelle sue comunicazioni, ha tranquillizzato sulla situazione dell'Egitto balneare.
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