CITTA' DEL VATICANO, 24 ottobre - "Tutto il testo della 'Relatio finalis' è stato approvato alla unanimità dalla Commissione incaricata di stilarlo: è stato presentato all'assemblea come un testo su cui tutti erano d'accordo, senza riserve, questo è un messaggio molto significativo". Lo ha detto il presidente della Commissione, card. Erdo, secondo quanto ha riferito padre Federico Lombardi ai giornalisti, Il testo è composto di 94 punti che saranno votati uno per uno dalla assemblea che si riunisce a partire dalle 16.
"Nel pomeriggio di ieri - ha riferito padre Federico Lombardi nel briefing sui lavori del sinodo - si è riunita la commissione dei 10 incaricata della stesura della 'Relatio finalis', ha valutato le 248 osservazioni giunte in seguito alla lettura e al dibattito sul progetto di relazione finale, ha lavorato intensamente e questa mattina abbiamo avuto in aula un testo definitivo in cui sono state integrate diverse di queste proposte ulteriori emerse nella giornata di ieri". "Come vedrete - ha rimarcato il portavoce vaticano - hanno fatto un lavoro assolutamente incredibile, rispetto all'Instrumentum laboris (il documento preparatorio del sinodo, ndr), e alle tre settimane di lavoro del sinodo, con la sua complessità". "Il testo - ha riferito Lombardi - si compone di 94 punti che saranno votati punto per punto, questa mattina è stato letto integralmente in assemblea, ed era necessario perché esiste solo il testo in italiano, e la lettura consentiva di tradurre simultaneamente" e di chiedere chiarimenti nelle per le diverse lingue. La segreteria generale si è anche messa a disposizione se qualcuno aveva bisogno di ulteriore aiuto,"in modo che i padri possano votare con conoscenza di causa sul testo". Il testo è stato letto in italiano dal cardinale Damsceno Assisi, dal card.
Peter Erdo e da monsignor Bruno Forte.
"Alla fine - ha concluso Lombardi - è intervenuto il cardinale Erdo per un intervento brevissimo ma molto importante: ha comunicato che tutto il testo era approvato all'unanimità dalla Commissione" e da questa sottoposto alla assemblea, senza alcuna riserva.
Peter Erdo e da monsignor Bruno Forte.
"Alla fine - ha concluso Lombardi - è intervenuto il cardinale Erdo per un intervento brevissimo ma molto importante: ha comunicato che tutto il testo era approvato all'unanimità dalla Commissione" e da questa sottoposto alla assemblea, senza alcuna riserva.
Cardinal Schoenborn, nel documento poco su omosessualità - Nel documento del Sinodo "non troverete molto sull'omosessualità, certi saranno delusi". Lo ha detto il card. Christoph Schoenborn nel briefing in Vaticano. "Il tema dell'omosessualità - ha annunciato il cardinale di Vienna - è toccato sotto l'aspetto della famiglia: se facciamo esperienza di un fratello, una sorella, uno zio, una persona che è omosessuale, come gestire questa situazione da cristiano".
Cardinal Schoenborn, su divorziati chiave è discernimento - Nel documento del Sinodo "si parla con grande attenzione della situazione dei divorziati risposati ma la parola chiave è 'discernimento'" perché "i casi sono diversi tra loro". Lo ha detto nel briefing in Vaticano il cardinale di Vienna, Christoph Schoenborn. Il documento del Sinodo "non tocca la questione in diretto ma in obliquo: dà i criteri fondamentali del discernimento delle situazioni. Se era attesa una risposta 'sì' o 'no', era una falsa domanda perché le situazioni sono diverse". "Come ha spiegato il card. Cottier, che era il teologo di Giovanni Paolo II, nella intervista al direttore di Civiltà Cattolica padre Spadaro - ha aggiunto il card. Schoenborn - la definizione divorziati risposati è troppo univoca, perché le situazione sono talmente diverse che dobbiamo guardare da vicino, discernere e accompagnare le situazioni. Il documento finale dà i criteri non solo per l'accesso ai sacramenti ma anche per le situazioni che il catechismo della Chiesa cattolica chiama 'irregolari'"
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