GAZA, 9 ottobre - Cinque palestinesi che facevano parte di un gruppo di manifestanti sono stati uccisi oggi dai soldati israeliani lungo la linea di demarcazione fra la Striscia di Gaza ed Israele. Secondo varie fonti i palestinesi lanciavano pietre contro le guardie di confine. Hanno poi ignorato gli ordini da parte dei soldati di fermarsi, entrando in una zona perimetrale di 100 metri, che è una zona militare chiusa, arrivando a meno di 50 metri dalla recinzione, ha detto un portavoce dell'esercito. I soldati prima hanno sparato in aria per fermare la loro avanzata. I rivoltosi non si sono fermati e allora i militari hanno sparato "alle gambe dei manifestanti", tragicamente sbagliando la mira (se è andata così).
Tra le vittime vi è un ragazzo di 15 anni, colpito dal fuoco israeliano nella zona di un kibbutz di Khan Yunes. Almeno altri 30 palestinesi, hanno riferito fonti mediche, sono rimasti feriti.
lI leader di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh si è appellato oggi per "un rafforzamento dell'Intifada, unica strada che può condurre alla liberazione". "Gaza si unirà all'Intifada per Gerusalemme", ha detto, secondo i media, in un intervento durante la preghiera del venerdì nella moschea di Gaza City.
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