GOTEBORG, 5 ottobre - Henning Mankell, lo scrittore scandinavo famoso per le sue storie poliziesche con protagonista il commissario Kurt Wallander, è morto nella notte a 67 anni. Lo ha annunciato la sua casa editrice, Leopard spiegando che l'autore è morto a Goteborg, in Svezia, durante la notte, alla fine di una lunga battaglia contro il cancro. Dei suo libri sono state vendute 40 milioni di copie in tutto il mondo, in Italia è pubblicato da Marsilio. Lascia la moglie Eva Bergman, sorella di Ingmar Bergman.
La sua saga gialla con protagonista Kurt Wallander, commissario o ispettore a seconda delle quaranta versioni in cui è stato tradotto nel mondo, ha iniziato ad affermarsi improvvisamente con Assassino senza volto nel 1991 (in Italia pubblicato da Marsilio nel 2001). Poi in un decennio ecco otto capitoli, più un prequel, e ancora un ritorno nel 2009 per il personaggio di Wallander che portò lo svedese di Stoccolma Mankell a vendere quaranta milioni di copie.
il suo Wallander diventa una serie tv svedese, poi inglese con Kenneth Branagh protagonista. Mankell allora se ne ritorna in scena e fa pubblicare L’uomo inquieto (2009, edizione Marsilio nel 2010) dove il suo commissario si ammala di Alzheimer. Cala il sipario su un mito letterario, anche se si sa che esiste una nipote di nome Linda, poliziotta anch’essa che potrebbe far rinascere la serie. “Spiegai al mio editore che c’erano altre cose che avrei voluto fare prima che il mio tempo sulla terra finisse. Wallander non mi mancherà”. Ecco allora un nuovo romanzo A Treacherous Paradise, storia di una donna svedese in fuga che diventò proprietaria di un bordello nell’Africa Orientale Portoghese e che imparò a convivere con le donne africane. Poi, infine, la diagnosi del cancro. Metastasi in ogni parte del corpo. “La mia ansia è profonda, ma riesco a tenerla sotto controllo – spiegò circa un anno fa sui giornali dopo la diagnosi – Quasi subito ho deciso di provare a scrivere. Ho deciso di scrivere le cose così come stanno. Ma lo farò dal punto di vista della vita, non della morte”. Lo potrete leggere a breve in Italia, proprio in quest’ultima traccia che Marsilio pubblicherà a giorni: Sabbie mobili.
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