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Il Gran Mufti Mehmet Gormez |
"La durezza dei toni turchi non mi pare giustificata, anche tenendo conto del fatto che 15 anni fa Giovanni Paolo II si era espresso in modo analogo" a Papa Bergoglio che ha definito quello armeno un genocidio. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza Ue-Mediterraneo. "L'Italia - ha aggiunto - ha più volte espresso solidarietà e vicinanza al popolo e governo armeno per le vittime e le sofferenze inflitte 100 anni fa. Gentiloni ha poi aggiunto che "sul riconoscimento giuridico" del genocidio "abbiamo sempre invitato i due paesi amici Armenia e Turchia a dialogare per evitare che questa situazione ostacoli" un rasserenamento delle relazioni.
Dopo il richiamo dell'ambasciatore presso la Santa Sede, la Turchia non esclude nuove misure contro il Vaticano. Con l'ultima reazione alle parole di Papa Francesco sul genocidio armeno del 1915-16, la Turchia è ora senza ambasciatori in sette paesi, per crisi provvisorie o prolungate. Oltre all'ambasciatore in Vaticano Mehmet Pacaci, da tempo sono stati richiamati gli ambasciatori in Israele, Egitto, Libia e Siria, mentre non sono mai stati nominati in Armenia e a Cipro, due paesi con i quali Ankara non ha relazioni diplomatiche.
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