lunedì 12 gennaio 2015

"Ovviamente" nuove vignette su Maometto nel prossimo numero di CHARLIE HEBDO




PARIGI, 12 gennaio - Il prossimo numero di Charlie Hebdo che uscirà mercoledì includerà "ovviamente" nuove vignette su Maometto, sulla politica e le religioni. Lo ha detto a France Info il legale del magazine francese Richard Malka ricordando che "lo spirito di 'io sono Charlie'" significa anche "diritto alla blasfemia". Uscirà tradotto in 16 lingue ed è prevista una tiratura di un milione di copie (contro le 60 mila normali), in un'edizione a otto pagine, la metà di quelle solite. Al settimanale sono arrivati già 500mila euro di aiuti.
Hacker islamisti contro comuni, scuole e comunità cattoliche francesi
Dunque la Francia reagisce al terrore ma la paura resta dopo il massacro nella redazione di Charlie Hebdo. Diversi siti di enti locali francesi, in particolare dipartimenti e comuni del sud, scuole e comunità religiose cattoliche locali, oltre a quelli del palazzo dei Papi di Avignone e di alcune ong per i diritti umani, sono stati attaccati nel weekend da hacker che si presentano come islamisti maghrebini. Lo riporta il sito di Le Parisien. 
A Nizza e a Strasburgo a processi due uomini per apologia di terrorismo
A Nizza e Strasburgo si svolgono due processi a carico di due uomini accusati di apologia di terrorismo, dopo l'attacco a Charlie Hebdo. A Nizza, un uomo sarà giudicato per direttissima per aver urlato venerdì a un gruppo di poliziotti "100% Kouachi". A Strasburgo, si è tenuta la prima udienza a carico di un trentenne che aveva pubblicato su Facebook una foto di un kalashnikov posato per terra e circondato da messaggi di gioia, con riferimento all'assalto al settimanale satirico. La giustizia francese ha annunciato massima severità nelle pene per questo tipo di reati, che potranno andare fino all'arresto. 
Abu Mazen criticato a Gaza per il viaggio a Parigi
Aspre critiche ad Abu Mazen per aver partecipato a Parigi alla marcia sono state espresse da Mahmud a-Zahar, un esponente dell'ala radicale di Hamas a Gaza: "Spera di guadagnarsi la simpatia delle nazioni, ma dovrebbe piuttosto dedicare la attenzione al suo popolo".

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