TRIPOLI, 3 gennaio - Almeno 19 persone, 16 soldati e tre civili, sono state uccise da miliziani armati in Libia in un attacco contro un posto di controllo a Sukna, nel distretto centrale di Giofra che si trova nella regione storica di Fezzan e la cui capitale è Hun: alcuni sono stati sgozzati, gli altri ammazzati a colpi di fucile. Lo ha detto un portavoce militare imputando la strage a "terroristi" che controllano aree desertiche nell'interno del Paese. L'episodio è l'ennesimo nella catena di scontri che imperversano nella Libia del dopo-Gheddafi. Scontri che restano particolarmente aspri attorno a Bengasi (est), dove sono dilagate le milizie islamiche.
Un gruppo di militanti sono arrivati intorno alle 04:00 di ieri mattina in un edificio a Sukna, circa 18 chilometri a ovest di Hun, usato per le guardie come caserma di un checkpoint locale e ha tagliato la gola a coloro che dormivano lì. Tra questi, due addetti alle pulizie e un cuoco sudanese. Sono andati poi al checkpoint e hanno aperto il fuoco sui militari che lì si trovavavno. Complessivamente 19 gli uomini sono stati in uno scontro di tre ore: i soldati appartenevano al Battaglione 168. Un soldato è sopravvissuto all'attacco, ma è stato ferito. Un altro soldato è riuscito a fuggire in uno dei due veicoli Toyota Hilux appartenenti alle guardie ed è corso ad avvisare le forze in Hun. L'altro veicolo sarebbe stato rubato dagli aggressori.Non si sa chi sono i militanti. Ma Sukna è al bivio della strada tra Sebha e Hun e quella est-ovest che collega la strada tra Al-Shwerif e Sebha: il checkpoint è di grande importanza strategica. La strada Sebha-Hun è utilizzata come via di transito per i jihadisti che si spostano tra il sudovest della Libia e Derna.
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