sabato 3 gennaio 2015

ANTARTIDE, nave francese con a bordo scienziati (5 italiani) prigioniera dei ghiacci

L'Astrolabe in navigazione tra i ghiacci
ANTARTIDE, 3 genaio - La nave Astrolabe, rompighiaccio francese da ricerca partita  dalla base Dumont D'Urville in Antartide il 26 dicembre per riportare a casa personale di ricerca di varie nazionalità ed enti, è rimasta per sette giorni bloccata tra i ghiacci dopo appena 20 km di navigazione e solo ieri è riuscita a ripartire, anche se a velocità ridotta rispetto al normale.
A bordo ci sono anche cinque italiani, tra cui Corrado Leone del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), che ha raccontato: "Se tutto va bene, ci vorranno ancora 6 giorni di navigazione". Gli altri italiani a bordo sono  Lorenzo De Silvestri e Tommaso Nicosia dell'Enea, Francesco Pongetti dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e il fisico Paride Legovini. "Ci siamo bloccati nel ghiaccio a 26 chilometri dalla stazione francese Dumont d'Urville - prosegue Leone - e fino a ieri siamo stati con i motori al minimo perché il vento da est spingeva la banchisa verso la costa, per cui siamo andati lentamente alla deriva". 

Dopo una lunga attesa, ieri la situazione si è fatta più favorevole. “Il vento ha cambiato direzione e il comandante, vista la minore pressione dei ghiacci, ha provato a ripartire – aggiunge Leone - Nelle ultime 16 ore abbiamo fatto 16 miglia nautiche, mentre la nave normalmente ha una velocità di 12 miglia orarie. Continuando così, entro la giornata di oggi la Astrolabe dovrebbe giungere a vedere il mare aperto". 
L'Astrolabe è la nave-rifornimento utilizzata dall'Istituto francese Polaire per il rifornimento della base Dumont D'Urville,  nella terra di Adelie in Antartico.



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