Il caccia russo passa a 90 metri di distanza dall'aereo della SAS diretto a Roma |
LONDRA - Il 3 marzo un aereo di linea della linea scandinava Sas diretto a Roma sfioro' la collisione con un caccia russo SU27 che non aveva acceso il trasponder per segnalare la sua posizione, forse per sfuggire ai radar. E' uno dei 40 incidenti aerei sfiorati che hanno coinvolto velivoli russi dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, denunciati in un rapporto del londinese European Leadership Network, associazione londinese di studi sull'Europa. Il rapporto sostiene che l'incidente avrebbe potuto provocare una strage simile a quella causata dal missile che il 17 luglio colpi' un aereo della Malaysia Airlines nei cieli dell'Ucraina.
L'aereo della Sas era decollato da Copenaghen e a una cinquantina di chilometri a sud-est di Malmoe, in Svezia, si vide passare accanto il caccia russo. Secondo i media scandinavi il caccia passò ad appena 90 metri dall'aereo di linea. A bordo del volo SAS 737 erano presenti 132 passeggeri, molti dei quali italiani, e il disastro fu sventato solo grazie "alla buona visibilità e alla prontezza dei piloti" dell'aereo di linea, allertati dai controllori del traffico aereo. Per il think tank londinese, il numero di questi episodi è ai livelli della Guerra Fredda. Emerge sempre più la volontà da parte di Mosca di condurre una ''politica del rischio calcolato'' fatta di continue provocazioni nei confronti della Nato.
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